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Minerva Ginecologica 2000 September;52(9):333-8
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Predeposito e trasfusione di sangue autologo in ginecologia
Foglia G., Corticelli A., Podestà M., Valenzano M., Rissone R., Giannini G., Valbonesi M.
Obiettivo. La trasfusione autologa riduce il rischio infettivo e immunologico conseguente alla trasfusione di sangue allogenico. Nel presente lavoro è stata valutata la pratica autotrasfusionale per predeposito in relazione alle diverse caratteristiche dei pazienti e al tipo di intervento chirurgico ginecologico eseguito.
Metodi. Sono state arruolate in questo retrospettivo 462 pazienti afferite nel 1997 al Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia dell'Università di Genova per essere sottoposte ad un programma di predeposito e trasfusione autologa.
Le 105 pazienti sottoposte ad interventi di chirurgia minore non sono state analizzate.
Sono state inoltre escluse pazienti con valori di emoglobina inferiori a 11 g/dl o con patologie controindicanti l'autrotrasfusione.
L'autodonazione mediante predeposito è stata eseguita in 284 pazienti (79,5%) del campione. Riguardo alle pazienti non sottoposte a predeposito si è utilizzato il type-screen o la prova crociata per eventuale trasfusione eterologa.
I due gruppi di pazienti sono stati analizzati per tipo di patologia, per numero di unità di sangue eterologo richiesto ed utilizzato, per numero di pazienti trasfuse ed è stata considerata la media delle unità ricevute da ognuna di queste.
Risultati. Delle 284 unità di sangue predepositate, 44 (15,54%) sono state reinfuse mentre sono state trasfuse 10 pazienti (13,7%) non sottoposte a predeposito.
Nelle pazienti sottoposte a predeposito è stata effettuata la trasfusione eterologa nell'1,06% dei casi. L'83% delle pazienti oncologiche ha eseguito predeposito.
Conclusioni. La donazione di sangue autologo riduce il rischio legato alla trasfusione di sangue allogenico, specialmente nella chirurgia oncologica.