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Minerva Ginecologica 1999 September;51(9):349-54
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Treatment of vaginal vault prolapse with abdominal sacral colpopexy using prolene mesh
Diana M., Schettini M.
Obiettivo. Abbiamo valutato i risultati della colposacropessi (CSP) per via addominale con rete di prolene, nel trattamento del prolasso totale della cupola vaginale.
Metodi. Nel periodo 1994-1997 abbiamo sottoposto a colposacropessi 15 pazienti di età media 57 anni. Tutte le pazienti erano affette da grave prolasso della volta vaginale; in 8 pazienti era presente anche un prolasso uterino. Sette pazienti erano state isterectomizzate (5 per via vaginale, 2 per via addominale). Infine 4 pazienti erano state sottoposte ad interventi per incontinenza urinaria (3 cistouretropessi sec. Raz, 1 colposospensione sec. Burch). Il follow-up medio è stato di 15 mesi.
Risultati. Nel postoperatorio, tutte le pazienti hanno portato il catetere vescicale in media 5 giorni (range 4-12 giorni). Non si sono verificate recidive, né infezioni né rigetti della protesi. Le pazienti che erano sessualmente attive hanno ricominciato ad avere rapporti. In un caso è persistita una pollachiuria refrattaria al trattamento con anticolinergici. In quattro casi le pazienti hanno lamentato un «senso di peso» ipogastrico, senza tuttavia l'evidenza clinica di alcuna patologia.
Conclusioni. La colposacropessi addominale con rete di prolene si conferma essere la tecnica chirurgica più valida e scevra da complicazioni nel trattamento del prolasso totale della cupola vaginale, soprattutto quando coesiste la necessità di altri interventi correttivi per via addominale nello stesso tempo chirurgico (colposospensione, culdoplastica, ecc.); oppure in presenza di una vagina troppo «corta», che non si presta alla fissazione transvaginale al legamento sacrospinoso.