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Minerva Ginecologica 1999 July-August;51(7-8):261-4

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lingua: Italiano

Macrophage-colony stimulating factor e carcinoma ovarico

Menditto A., Piscitelli V., Cassese E., Balbi G. C., Balbi C., Cardone A.

Obiettivo. In questo studio abbiamo valutato l'utilizzo del macrophage-colony stimulating factor (M-CSF) come marker tumorale per il carcinoma ovarico.
Metodi. Sono stati prelevati campioni di siero da 74 pazienti di cui 43 erano affette da carcinoma ovarico e 31 da neoplasie ovariche benigne. Sono stati dosati i livelli di M-CSF mediante un metodo ELISA e confrontati con quelli dosati nel siero di 148 donne sane. Gli stessi campioni di siero sono stati testati anche per valutare i livelli di CA 125.
Risultati. Il livello di M-CSF nelle donne sane è risultato essere 770,4±145,9 U/ml, il limite superiore di normalità è stato considerato 1056 U/ml. In media i livelli sierici di M-CSF sono risultati significativamente superiori nelle pazienti affette da carcinoma ovarico (1425,3±1007,1 U/ml; p<0,001) e in 29 pazienti su 43 (67,4%) superava il limite di 1056 U/ml. Non sono state osservate differenze tra i vari tipi istologici. Non sono risultate differenze significative tra i livelli di M-CSF nelle donne affette da patologia ovarica benigna e donne sane. Nelle pazienti affette da carcinoma ovarico non è stata ritrovata una correlazione definita con il CA 125, ma è risultato che valutando contemporaneamente M-CSF e CA 125 si hanno risultati positivi nel 95,3% dei casi.
Conclusioni. Pertanto il M-CSF può essere considerato un marker per il carcinoma ovarico, e il dosaggio dei suoi livelli sierici può essere particolarmente utile in associazione con quelli del CA 125.