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CASI CLINICI
Minerva Ginecologica 1999 May;51(5):197-202
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Tempestivo riconoscimento della chiusura prematura del dotto di Botallo in feto a termine (Ruolo cruciale dell’ecocardiografia fetale)
Tumbarello R., Pisu F., Pisano E. Puddu R., Bini R. M.
Questo caso descrive i reperti ecocardiografici di un feto a termine (38° settimana), la cui madre era in terapia con agenti antinfiammatori non steroidei da circa 5 giorni per una sintomatologia dolorosa muscolo-scheletrica. I reperti di marcata dilatazione e disfunzione del ventricolo destro vennero individuati durante un'ecografia di routine. La diagnosi differenziale veniva posta con cardiopatie strutturali quali la coartazione istmica dell'aorta. I reperti ecocardiografici che consentirono di formulare la diagnosi furono la presenza di un gradiente significativo tra arteria polmonare ed aorta discendente attraverso il dotto arterioso (DA) suboccluso e l'assenza di gradiente attraverso l'istmo aortico, ben visualizzato anche morfologicamente. Venne fatta diagnosi di chiusura prematura del DA e posta indicazione al parto operativo d'urgenza. Il neonato di kg 3,5 con Apgar di 8/9 a 1 e 5', non mostrava segni di scompenso congestizio. All'ecocardiogramma il ventricolo destro era dilatato, ipertrofico, ben contrattile e il DA era chiuso. La pressione in ventricolo destro era di 50 mmHg. La correttezza della diagnosi fu di notevole rilevanza clinica in quanto una valutazione meno accurata avrebbe compromesso la sopravvivenza del feto.
L'uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei nelle gravidanze a termine deve essere utilizzato con cautela e sotto stretta monitorizzazione della pervietà del DA.