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Minerva Medica 2013 August;104(4):413-9
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Valore prognostico dello OESIL risk score in una coorte di pazienti ricoverati per sincope nel DEA
Numeroso F. 1, Mossini G. 1, Montali F. 2, Lippi G. 3, Cervellin G. 1 ✉
1 Emergency Department, University Hospital of Parma, Parma, Italy; 2 Clinical Governance, Risk Management, Quality and Accreditation, University Hospital of Parma; 3 Department of Pathology and Laboratory Medicine, University Hospital of Parma, Parma, Italy
Obiettivo. Obiettivo del presente lavoro è stato quello di valutare il valore prognostico a breve e a lungo termine dello OESIL risk score (ORS), un sistema di stratificazione del rischio per pazienti con sincope che prende in considerazioni anamnesi per malattie cardiovascolari, età >65 anni, alterazioni ECG, assenza di sintomi prodromica per identificare pazienti ad alto rischio di mortalità (ORS≥2) da ricoverare.
Metodi. Questo è uno studio osservazionale prospettico di coorte nel quale abbiamo valutato le recidive sincopali, la riospedalizzazione per eventi non sincopali, le procedure terapeutiche maggiori, gli eventi cardiovascolari, la morte per ogni causa in un gruppo di 200 pazienti con sincope ad un mese e ad un anno dalla dimissione dal DEA.
Risultati. L’analisi di regressione logistica multinomiale ha mostrato che ORS≥2 non è associato con alcun end-point, fatta eccezione per le procedure terapeutiche maggiori. Al contrario, un ORS≥3 è un forte predittore della presenza di almeno un evento avverso a breve termine e, tra gli eventi ad un anno, di riospedalizzazione per eventi non sincopali (P<0,005), procedure terapeutiche maggiori (P<0,002), eventi cardiovascolari (P<0,023) e morte per qualsiasi causa (P<0,022).
Conclusioni. I pazienti studiati erano significativamente più anziani rispetto a quelli della coorte di derivazione dell’ORS (72,4±15,1 vs. 59,5±24,3 anni) e nella maggior parte dei casi con età superiore al limite scelto nello ORS per attribuire un punto e in questo modo è ben comprensibile che solo un cut-off molto più restrittivo potrebbe essere vantaggioso per identificare i pazienti ad alto rischio. Considerato il progressivo invecchiamento dei pazienti che si presentano nei DEA, suggeriamo di utilizzare lo ORS con la nuova soglia (alto rischio ORS≥3) per decidere dell’ospedalizzazione del paziente.