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Minerva Medica 2012 October;103(5):361-7
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Adeguamenti di farmaci per insufficienza cardiaca dopo impianto di un defibrillatore per terapia di risincronizzazione cardiaca
Hitz L., Kühne M. S., Sticherling C., Osswald S., Schaer B. A. ✉
Department of Cardiology, University of Basel Hospital, Basel, Switzerland
Obiettivo. Una terapia medica “ottimale” è obbligatoria prima dell’impianto di un dispositivo di risincronizzazione cardiaca (CRT), ma la definizione “ottimale” non è ulteriormente specificata. Abbiamo determinato il numero dei pazienti trattati con un farmaco specifico, le percentuali delle dosi target raccomandate dei farmaci assunti dai pazienti e la loro evoluzione nel tempo.
Metodi. È stata studiata la terapia farmacologica (ACE-inibitori [ACE-I], antagonisti del recettore AT [ARB], beta-bloccanti) di 140 pazienti con un follow-up di almeno un anno. La risposta alla CRT è stata definita come una riduzione della classe NYHA ≥1.
Risultati. L’età era di 66±9, il follow-up di 43±25 mesi, durante i quali 28 pazienti (20%) sono deceduti. A livello iniziale, l’81% dei pazienti assumeva betabloccanti, rispetto al 95% dopo tre anni (P=0,02). Le percentuali delle dosi target erano 55±4% e sono aumentate a 68±41% dopo tre anni (P<0,02). Le percentuali sono aumentate nei rispondenti (da 58±40% a 72±32%, P=0,01 dopo tre anni), ma non nei non-rispondenti (da 57±31% a 56±38%). A livello iniziale, il 97% dei pazienti assumeva ACE-I/ARB, percentuale cresciuta al 100% dopo tre anni. Le percentuali medie delle dosi target erano pari a 78±43% al momento dell’impianto e comprese tra 73±40% e 79±49% durante il follow-up. Le percentuali erano stabili sia nei rispondenti (83% al momento dell’impianto, 78% dopo tre anni) sia nei non-rispondenti (80/87%, entrambi i valori P n.d).
Conclusioni. Sebbene la quantità e la qualità della terapia farmacologica all’inizio dello studio fossero a un livello accettabile (beta-bloccanti) o elevato (ACE-I/ARB), i medici devono prestare molta attenzione alla terapia durante il follow-up a lungo termine, in particolare alle dosi target dei beta-bloccanti nei non-rispondenti.