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MALATTIE RENALI, OGGI
Minerva Medica 2012 August;103(4):235-51
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Notizie recenti sul trattamento della nefrite lupica
Tesar V., Hruskova Z. ✉
Department of Nephrology, 1st School of Medicine and General University Hospital, Charles University, Prague, Czech Republic
La sopravvivenza dei pazienti e la sopravvivenza renale dei pazienti affetti da nefrite lupica è migliorata, tuttavia ancora in una significativa percentuale di pazienti la malattia progredisce fino all’insufficienza renale allo stadio terminale, probabilmente per via, almeno in parte, della risposta lenta e incompleta al trattamento di induzione e all’elevato tasso di recidiva nel trattamento di mantenimento. È stato recentemente dimostrato che il micofenolato mofetile è un trattamento di induzione relativamente efficace e sicuro per la nefrite lupica, come la terapia di impulso di ciclofosfamide ad alte dosi e, in base al protocollo EUROLUPUS, nei pazienti caucasici è diventato un’alternativa ragionevole alla terapia di impulso di ciclofosfamide a basse dosi. Il micofenolato ha dimostrato di essere più efficace dell’azatioprina nel trattamento di mantenimento e attualmente è il trattamento di scelta per questa fase della malattia. Il rituximab dovrebbe essere riservato a pazienti refrattari (o intolleranti) al ciclofosfamide e/o al micofenolato. La terapia della nefrite lupica deve essere personalizzata; la terapia più aggressiva deve essere riservata ai pazienti ad alto rischio di disfunzione renale e relativa progressione.