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Minerva Medica 2010 February;101(1):35-47
Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Resistenza ad aspirina e clopidogrel: dobbiamo preoccuparci?
Cuisset T. 1, 2, Cayla G. 3 ✉
1 Department of Cardiology, University Hospital of Marseille, Marseille, France; 2 Faculté de Médecine, Marseille, University of Marseille, Marseille, France; 3 Department of Cardiology, University Hospital of Nîmes, Nîmes, France
La terapia anti-piastrine rappresenta una pietra miliare nel trattamento e nella prevenzione della patologia coronarica. È emerso che l’aspirina ed il clopidogrel in combinazione rappresentano la terapia di eccellenza per i pazienti che subiscono l’impianto di stent coronarici e/o soffrono di sindrome coronarica acuta. Nonostante la loro efficacia, continuano a verificarsi eventi ricorrenti ed un fenomeno di resistenza ai farmaci anti-piastrinici potrebbe rappresentare uno dei fattori responsabili. La resistenza ad aspirina e clopidogrel è un evento che sta acquisendo importanza e che è principalmente definito, negli studi biologici, come l’incapacità del farmaco di ottenere l’atteso effetto anti-piastrinico basato sui test di funzionalità piastrinica. I meccanismi di questa variabilità nella risposta rimangono complessi e in parte non chiariti. Inoltre, numerosi lavori clinici hanno collegato questa entità biologica con un peggior esito clinico e, pertanto, sono state proposte nuove terapie mirate basate sui test piastrinici. Contemporaneamente, nuovi farmaci anti-piastrinici porteranno presto dei cambiamenti nel campo, raggiungendo un livello più omogeneo di inibizione piastrinica. La presente revisione ha lo scopo di riassumere i dati biologici e clinici sulla resistenza alla terapia anti-piastrinica, e di provare a stimare quanto questa possa cambiare le modalità di prescrizione dei farmaci nella pratica clinica quotidiana.