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Minerva Medica 2007 February;98(1):19-23
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Poliambulatori specialistici di gastroenterologia: l’esperienza 2003-2006 dell’Ospedale Molinette di Torino
Pellicano R., Bonardi R., Smedile A., Saracco G., Ponzetto A., Lagget M., Morgando A., Balzola F., Bruno M., Marzano A., Ponti V., Debernardi Venon W., Ciancio A., Rizzetto M., Astegiano M.
Ambulatori di Gastro-Epatologia S.C.D.U. Gastro-Epatologia Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista, Molinette, Torino
Obiettivo. In un’epoca di importanti cambiamenti demografici ed esigenze legate alla razionalizzazione dei costi è prioritaria la ricerca di modelli sanitari extraospedalieri. In quest’ottica si inserisce il ruolo svolto dagli ambulatori. Scopo dello studio è esaminare le variazioni di affluenza e di gestione nel poliambulatorio di gastro-epatologia dell’Azienda Ospeda-liera San Giovanni Battista (Molinette) di Torino.
Metodi. Tutte le prestazioni effettuate negli anni 2003-2006 (1 gennaio-31 dicembre), estrapolate dal sistema informatico aziendale, sono state suddivise in visite (prime o di controllo) e test del respiro (urea breath test, UBT) con urea marcata per la diagnosi dell’infezione da Helicobacter pylori. È stato inoltre valutato il destino del paziente dopo il consulto.
Risultati. Nell’anno 2003 sono state effettuate 8842 visite e 4 071 UBT, nell’anno 2004, 11 342 visite e 2409 UBT, nell’anno 2005, 12 474 visite e 2 510 UBT, nell’anno 2006, 12 249 visite e 2 357 UBT. Il 25% dei pazienti non ha richiesto ulteriore monitoraggio specialistico, il 2% è stato indirizzato al ricovero nel reparto di degenza ordinaria e il 3% verso l’unità di ricovero breve o il day-hospital. Il restante 70% della popolazione è stato inserito in gruppi di studio o monitorato periodicamente. Nel confronto con i dati del 1994, risulta un incremento legato sia ai primi accessi (+300%) che alle visite di controllo (+83%).
Conclusioni. Il modello organizzativo basato sui gruppi di studio permette in gastro-epatologia di ampliare il proprio bacino d’utenza con un significativo incremento delle prestazioni, uno sgravio a carico delle strutture ospedaliere deputate al ricovero e un conseguente risparmio socio-economico.