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Minerva Medica 2005 August;96(4):261-76
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Microalbuminuria and hypertension
Reboldi G., Gentile G., Angeli F., Verdecchia P.
Un aumento della escrezione urinaria di albumina (urinary albumin excretion, UAE) al di sotto della soglia di proteinuria, definito microalbuminuria (microalbuminiria, MAU), è da tempo riconosciuto come un fattore di rischio e progressione del danno renale e un marcatore di rischio cardiovascolare (CV) in entrambi i tipi di diabete mellito. In tempi recenti evidenze cliniche ed epidemiologiche hanno documentato un'associazione tra MAU e altri fattori di rischio CV, danno d'organo bersaglio e rischio di eventi CV sia nella popolazione generale sia in contesti clinici specifici quali l'ipertensione essenziale. Questo articolo si propone di esaminare le evidenze disponibili circa il valore clinico della MAU in pazienti con ipertensione essenziale. In questo contesto clinico la prevalenza di MAU è molto variabile con tassi riportati nei vari studi compresi tra 4% e 46%. Queste differenze sono spiegabili da numerosi fattori tra i quali l'età e la razza dei partecipanti, la cospicua variabilità intraindividuale di UAE, diversità nei metodi di laboratorio e valori adottati per la definizione di MAU. Molti studi suggeriscono un'associazione diretta e causale tra pressione arteriosa (blood pressure, BP) e MAU, mentre non è ancora chiaro se l'associazione tra MAU e altri fattori di rischio, quali età, sesso, fumo, razza, dislipidemia, e sindrome metabolica, sia indipendente o mediata da altri fattori confondenti tra i quali l'ipertensione. Numerosi studi prospettici hanno documentato un'associazione tra MAU e rischio di eventi CV. Di particolare interesse sono alcune osservazioni che hanno documentato un aumento progressivo e lineare del rischio CV a partire da livelli di UAE al di sotto della soglia convenzionale di MAU. Quindi la presenza di MAU, oltre che fattore di rischio e progressione del danno renale, può essere considerata un marcatore di rischio che integra e riflette il livello di attività a lungo termine di altri fattori di rischio CV. Il trattamento dell'ipertensione arteriosa induce una pronta e assai significativa riduzione di UAE. Tra le classi di farmaci a disposizione, i farmaci che agiscono nella modulazione del sistema renina-angiotensina (ACE-inibitori e antagonisti del recettore AT-1) sono più efficaci di altre classi nel ridurre UAE. L'impiego del doppio blocco, con un ACE inibitore e un antagonista del recettore AT-1 è un nuovo e promettente approccio al controllo di UAE nei pazienti ipertesi. Una corretta determinazione di MAU è di fondamentale importanza nella valutazione iniziale di tutti i pazienti ipertesi così come suggerito nelle recenti linee-guida europee, mentre la rivalutazione periodica di questo semplice e poco costoso esame potrebbe rappresentare un ulteriore e valido strumento per la stratificazione prognostica come le evidenze cliniche più recenti sembrerebbero indicare.