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REVIEW   

Minerva Medica 2005 August;96(4):223-32

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Insulin resistance and associated dysfunction of resistance vessels and arterial hypertension

Busija D. W., Miller A. W., Katakam P., Erdös B.


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L'ipertensione, nei pazienti sottoposti ad emodialisi cronica, è molto comune ed è associata a morbidità cardiovascolare e a mortalità. La normalizzazione della pressione arteriosa in questa popolazione di pazienti esita in un miglioramento della sopravvivenza a lungo termine. La terapia farmacologia per l'ipertensione nei pazienti emodializzati comprende principalmente gli inibitori dell'enzima convertente l'angiotensina (ACE-inibitori), i bloccanti del recettore dell'angiotensina II, i b-bloccanti e i diuretici, ma non esistono linee guida per l'utilizzo di specifiche classi di farmaci anti-ipertensivi nei pazienti in stadi finali della nefropatia o per il trattamento di mantenimento durante l'emodialisi. Nelle analisi della sopravvivenza, alcuni studi sono a favore degli ACE-inibitori, altri studi riferiscono una riduzione del rischio di mortalità da causa cardiovascolare utilizzando i bloccanti dei canali del calcio. I b-bloccanti sembrano rappresentare degli agenti anti-ipertensivi ideali, dal momento che l'attività nervosa simpatica è abnormemente aumentata nei pazienti con nefropatia in fase terminale. La maggior parte degli studi indica che il controllo dell'ipertensione non è ancora adeguato nella maggior parte dei pazienti cronicamente sottoposti ad emodialisi. Per determinare quale sia il farmaco, o i farmaci, più vantaggiosi da utilizzare nei pazienti con nefropatia in fase terminale sottoposti cronicamente a emodialisi sono necessari ulteriori studi clinici randomizzati.

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