![]() |
JOURNAL TOOLS |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |

I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
REVIEW
Minerva Medica 2005 June;96(3):207-22
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Emocromatosi ereditaria: dalla genetica alla clinica
Camaschella C., Merlini R.
L'emocromatosi ereditaria è una tra le più comuni malattie genetiche autosomiche recessive nelle popolazioni caucasiche, in quanto il genotipo a rischio interessa 1 individuo su 200-400 nel Nord Europa. La malattia è caratterizzata da un aumentato assorbimento di ferro a livello intestinale che determina una precoce alterazione dei parametri marziali sierici e un progressivo accumulo del metallo nei diversi organi. L'eccesso di ferro provoca danno tissutale e fibrosi, determinando, infine, scompenso d'organo. I sintomi clinici sono correlati allo sviluppo di cirrosi epatica, scompenso cardiaco e/o aritmie, diabete mellito, ipogonadismo, artropatia, pigmentazione cutanea e suscettibilità all'epatocarcinoma. Le manifestazioni cliniche si evidenziano solo nei soggetti omozigoti. Gli eterozigoti possono presentare alterazioni ematochimiche del bilancio marziale, ma, in genere, non sono clinicamente affetti, a meno che non siano presenti altre condizioni che alterano il metabolismo del ferro, come epatopatie croniche, trait b-talassemico o altre anemie emolitiche. L'espressione fenotipica della malattia, comunque, è variabile anche nella stessa famiglia, potendo dipendere da geni modificatori oltreché da fattori ambientali. I recenti progressi della genetica e biologia molecolare hanno dimostrato che l'emocromatosi è una malattia eterogenea, in quanto può essere il risultato dell'inattivazione di geni diversi. L'identificazione delle mutazioni di HFE e degli altri geni implicati nella malattia ha permesso di sviluppare test molecolari che supportano il processo diagnostico e facilitano la diagnosi precoce, consentendo di migliorare anche la diagnostica differenziale nei confronti di altre patologie associate a sovraccarico marziale. Inoltre i progressi delle conoscenze ottenuti dallo studio dell'emocromatosi hanno contribuito a chiarire la problematica della regolazione del metabolismo del ferro. Per tale ragione l'emocromatosi viene oggi considerata un tipico esempio di medicina molecolare.