Home > Riviste > Minerva Medica > Fascicoli precedenti > Minerva Medica 2005 April;96(2) > Minerva Medica 2005 April;96(2):95-108

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

REVIEW   

Minerva Medica 2005 April;96(2):95-108

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Screening dell’epatocarcinoma

Leone N., Rizzetto M.


PDF


L'epatocarcinoma (hepatocellular carcinoma, HCC) è una delle neoplasie più frequenti al mondo. I pazienti maggiormente a rischio sono rappresentati dai cirrotici, con un'incidenza annua di insorgenza di circa il 3% nei Paesi occidentali. La sopravvivenza media dei pazienti affetti da HCC varia tra 20 e i 30 mesi ed è legata, oltre che alla stadiazione locale della neoplasia, al grado di funzionalità epatica. Dalla revisione della letteratura abbiamo identificato diversi marcatori sierologici, urinari e radiologici utilizzati per la diagnosi precoce dell'HCC. Le informazioni disponibili sulla cinetica di crescita e sulla storia naturale della neoplasia consentono di fissare la periodicità dei programmi di screening a 6 mesi per i cirrotici e per i pazienti portatori di HBsAg con età superiore ai 35 anni; lo screening comprende l'utilizzo combinato dell'alfafetoproteina (AFP) e dell'ecografia (ultrasound, US). L'utilizzazione contemporanea della des-g-carbossi protrombina (DCP) e dell'AFP aumenta del 23% la sensibilità della diagnostica di laboratorio per l'HCC. L'elevata specificità della DCP permette, inoltre, di accrescere il numero di HCC tipizzabili senza l'uso di metodiche invasive.

inizio pagina