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Minerva Medica 2002 April;93(2):135-44
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Fattori determinanti il protrarsi del ricovero nel paziente anziano
Zanocchi M., Maero B., Maina P., Ponzetto M., Franci-setti F., Giona E., Nicola E., Neirotti M., Fabris F.
Obiettivo. Nell'anziano la fragilità, la polipatologia, il deficit funzionale e le condizioni socio-economiche possono, da soli o associati, prolungare il tempo di degenza ospedaliera. Lo scopo del nostro studio è valutare i fattori di rischio di degenza protratta.
Metodi. Il campione studiato comprendeva 1054 pazienti ammessi al Dipartimento Universitario di Medicina Geriatrica di Torino. Sono state esaminate le variabili demografiche (età, sesso, condizioni socio-economiche), diagnosi cliniche, stato cognitivo/affettivo, stato funzionale, pressione sisto-diastolica ed alcuni parametri ematologici (emoglobina, creatinina, albumina, sodio, potassio).
Risultati. La degenza media è stata di 18±20,6 giorni; 178 pazienti sono deceduti durante il ricovero e la loro degenza è stata significativamente più elevata (21,8±25,59 giorni rispetto ai sopravvissuti (17,4±19,3). La dipendenza al DMI, il numero di funzioni perse all'IADL ed ADL, alti livelli di creatinina e bassi livelli sierici di albumina e sodio sono associati ad un ricovero protratto, come pure le seguenti diagnosi cliniche: neoplasie, BPCO, fratture di femore e arteriopatia periferica. Fattori indipendentemente associati al ricovero protratto sono risultati essere: numero di funzioni perse all'ADL, presenza di decubito, frattura di femore, arteriopatia periferica con ischemia critica e bassi livelli di sodio.
Conclusioni. La valutazione multidimensionale è essenziale per riconoscere problemi medici, funzionali, socio-economici e può individuare fattori di rischio di ricovero ospedaliero protratto.