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Minerva Medica 2000 November-December;91(11-12):299-304
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ruolo delle proteine associate ai telomeri nella cancerogenesi
Aragona M., Pontoriero A., Panetta S., La Torre I., La Torre F.
Oggi si sa che le cellule somatiche umane normali hanno un numero finito di replicazioni e una capacità proliferativa limitata ed i telomeri, sequenze ripetute di TTAGGG situate all'estremità terminale dei cromosomi, sembrano esserne i diretti controllori. Infatti, il progressivo accorciamento dei telomeri, ad ogni divisione cellulare, fa entrare la cellula in una fase di senescenza e poi in apoptosi. Il mantenimento costante della lunghezza dei telomeri avviene attraverso: la telomerasi, una DNA polimerasi trascriptasi inversa che sintetizza sequenze TTAGGG, i meccanismi alternativi alla telomerasi (ALT), tra cui meccanismi adattativi, l'inattivazione del TRF1 (Telomeric Repeat Binding Protein 1), una proteina legata ai telomeri che ha la funzione di inibire l'attività della telomerasi e la Tanchirasi-PARP un complesso enzimatico che ADP-ribosilando il TRF1 lo stacca dai telomeri. Si ritiene che l'alterazione dei meccanismi di mantenimento della lunghezza dei telomeri (telomerasi,TRF1,Tanchirasi-PARP) possa rappresentare una prima tappa verso l'immortalizzazione e la cancerogenesi cellulare. È fondamentale, però, considerare insieme all'alterazione dei meccanismi di controllo della lunghezza dei telomeri anche il contesto genico cellulare. Infatti, l'attivazione sequenziale anche di oncogeni e/o l'inattivazione di geni oncosoppressori (p53, Rb, ras) possono facilitare o ostacolare la cancerogenesi. Da questo punto di vista la telomerasi, il TRF1, Tanchirasi-PARP e altre proteine che intervengono nel mantenimento della lunghezza dei telomeri potrebbero essere in un futuro prossimo utilizzati come nuovi indicatori di prognosi e come bersaglio per nuovi farmaci antitumorali.