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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Medica 1999 May-June;90(5-6):151-8

Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Più elevati livelli di lipoproteina(a) sono presenti in soggetti con cardiopatia ischemica precoce e con storia familiare di cardiopatia ischemica

Saitta A., Castaldo M., Sardo A., Cinquegrani M., Bonaiuto M., Zema M., Gravina M., Mangano C.


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Obiettivo. Elevati livelli di Lp(a) sono associati ad un incrementato rischio di patologia coronarica ischemica (CHD). Poiché i livelli di Lp(a) sono geneticamente determinati ed abbastanza stabili nel corso della vita ed una storia familiare di cardiopatia ischemica è ritenuta un fattore indipendente di rischio coronarico, abbiamo valutato i livelli di Lp(a) in soggetti con eventi ischemici precoci e con storia familiare positiva per cardiopatia ischemica. Metodi. I livelli di Lp(a) sono stati misurati in 254 soggetti, 138 maschi e 116 femmine con età media 48,6±13,8 anni (range 20-76 anni). Sono stati esclusi dallo studio i soggetti diabetici, quelli già in trattamento con farmaci ipolipemizzanti e le donne in trattamento con estrogeni. Quaranta dei 254 pazienti (15,7%), 27 maschi e 13 femmine presentavano una CHD (29 un pregresso IMA e 11 un'angina stabile). Una storia familiare positiva per CHD è stata considerata presente (102 dei 254 pazienti ) se uno o più dei familiari di primo grado hanno avuto angina o infarto miocardico prima dei 60 anni negli uomini o 65 nelle donne. Risultati. I livelli di Lp(a) erano più elevati (p<0,01) nelle donne (25,1±28,3 mg/dl) rispetto agli uomini (17,6±18,4 mg/dl), senza differenze in rapporto all'età. I valori sierici di Lp(a) non si correlavano con l'età, con il body mass index, con la colesterolemia totale, LDL ed HDL, con i trigliceridi, con apo B, apoAI, fibrinogeno e non vi erano differenze nei livelli di Lp(a) in presenza o assenza di altri fattori noti di rischio cardiovascolare quali ipertensione e fumo. I livelli di Lp(a) non erano differenti tra soggetti con CHD (28,15±31,7 mg/dl) e controlli (20,29±22,8 mg/dl). I soggetti con CHD presentavano un'età maggiore, più elevati livelli di fibrinogeno ed una significativa maggiore prevalenza di ipertensione e familiarità per CHD. Quindici dei 40 soggetti con CHD avevano presentato un esordio precoce della CHD (prima dei 50 anni di età) e solo in tali pazienti i livelli di Lp(a) erano significativamente maggiori rispetto ai controlli (35,8±33,2 mg/dl vs 20,3±22,8 dei controlli, p<0,01), indipendentemente dalle altre variabili esaminate (età, BMI, fumo, ipertensione, colesterolo, trigliceridi, HDL-C, LDL-c, fibrinogeno).I livelli sierici di Lp(a) erano inoltre più elevati nei soggetti con storia familiare di CHD (28,3±27,6 mg/dl vs 16,3±18,6 mg/dl dei soggetti senza storia familiare di CHD, (p<0,01) indipendentemente se avevano avuto o meno un precedente evento ischemico cardiaco. Conclusioni. Tali dati confermano l'importanza degli alti livelli di Lp(a) sopratutto per gli eventi precoci di CHD e per i soggetti con storia familiare di CHD, di cui potrebbe rappresentare la spia di maggiore predisposizione ad eventi cardiovascolari.

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