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Minerva Medica 1999 March;90(3):53-8
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La sincope nella pratica internistica ospedaliera
Bulfoni A.
Obiettivo. Sincope e presincope rappresentano manifestazioni di riscontro relativamente comune nella popolazione generale. La diagnosi differenziale risulta complessa, comprendente forme benigne e quadri potenzialmente fatali. Sul piano eziologico i rilievi sono discordanti, con preminente riferimento all'area specialistica di approccio al problema. Lo scopo dell'indagine personale è verificare l'impatto epidemiologico e clinico della sincope e presincope in un'unità operativa internistica. Metodi. È stato condotto uno studio prospettico sui casi di sincope e presincope afferenti ad una divisione di medicina interna e sottoposti ad un protocollo diagnostico-terapeutico codificato. Il periodo di indagine ha compreso le dimissioni attuate in un arco temporale di 6 mesi (1/5/1998 - 31/10/1998).Risultati. Sincope e presincope sono risultate presenti in ragione del 6,73%, con preminenza della VII e VIII decade, del sesso femminile e delle forme cardiovascolari (6,25%). La maggior frequenza è stata documentata nel raggruppamento a genesi neuromediata, seguito nell'ordine dalle affezioni cardiache e cerebrovascolari, in accordo alla prevalenza dei riscontri riportati in letteratura. L'indagine personale ha confermato il ruolo diagnostico di un'accurata anamnesi e di un rigoroso esame obiettivo, integrati dall'elettrocardiogramma basale. Va sottolineato che l'approccio globale al problema ha permesso il riconoscimento di sincopi e presincopi espressione monosintomatica di emorragia digestiva ed embolia polmonare. Il ricorso ad ulteriori approfondimenti, in assenza di dati elettrocardiografici significativi, ha ristretto le forme indeterminate al 7,14%. Conclusioni. La sincope e la presincope costituiscono un problema multidisciplinare, di frequente riscontro nella pratica internistica, dove sussiste il potenziale vantaggio di un approccio globale.