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REVIEW
Minerva Ginecologica 2002 June;54(3):225-38
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
HPV e gravidanza. Modalità diagnostiche, trasmissione ed evoluzione
Arena S., Marconi M., Ubertosi M., Frega A., Arena G., Villani C.
La gravidanza può favorire lo sviluppo di infezioni. Riteniamo che di particolare interesse siano quelle da HPV.
Scopo del nostro lavoro è stato, attraverso un'attenta revisione dei principali studi in merito all'argomento presenti in letteratura, quello di valutare l'entità della relazione che intercorre fra infezioni da HPV e gravidanza, con tutte le possibili complicanze che a tale rapporto si associano.
La patologia può presentarsi in forma latente o manifesta. Le possibilità diagnostiche sono cliniche, visita ginecologica, PAP-test, colposcopia, o molecolare, mediante la ricerca del DNA virale, attraverso Southern Blot, PCR, Hybrid Capture, ecc. La prevalenza dell'infezione da HPV in gravidanza varia dal 5,4 al 68,8%. La popolazione più a rischio, anche fra le gestanti, è quella al di sotto dei 26 anni. Dalla letteratura emergono diverse opinioni sulla possibile trasmissione materno-fetale del virus. Nessuno degli studi presi in esame ha effettuato terapia durante la gestazione.
I dati presenti in letteratura sulla relazione fra HPV e gravidanza sono molto discordanti. Tale disaccordo dipende dalle tecniche diagnostiche, dalla storia clinica della gestante e dal periodo gestazionale in cui si esegue il prelievo. La gravidanza favorisce lo sviluppo della patologia che spesso si riduce nel post-partum. Di rilievo la possibile trasmissione materno-fetale del virus; quest'ultimo è, infatti, il principale responsabile della papillomatosi laringea giovanile. Diversi Autori sono però concordi nel rilevare un'iniziale presenza dell'HPV nei neonati, che scompare spesso entro 6 mesi dalla nascita.