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Minerva Medicolegale 2015 December;135(3-4):35-45
Copyright © 2016 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Cani da cadavere, “dispositivo biologico specializzato” nell’individuazione di tracce ematiche latenti sulla scena del crimine. Da mito a prova scientifica
Rendine M., De Carlo D., Cantatore S., Fiore C., Neri M., Riezzo I.
Sezione Dipartimentale di Medicina Legale, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Foggia, Ospedale Colonnello D’Avanzo, Foggia, Italy
OBIETTIVO: Il canis lupus familiaris, grazie alle peculiari caratteristiche olfattive, è impiegato, ormai da decenni, da parte delle forze dell’ordine, a fini di rilevazione di una vasta gamma di sostanze (esplosivi, polveri da sparo, stupefacenti, ecc). In ambito forense, cani opportunamente addestrati al rinvenimento e segnalazione di resti umani cadaverici o di matrici biologiche cadaveriche non visibili ad occhio nudo, possono essere di notevole ausilio. Il presente lavoro si è proposto di studiare, e validare con rigore scientifico, un protocollo di addestramento di unità cinofile specializzate per la ricerca, localizzazione e segnalazione di tracce ematiche cadaveriche latenti.
METODI: Sono stati utilizzati due Labrador Retriever. Lo studio è stato condotto per sedici mesi, con circa 200 ore di simulazione e 6240 rilevazioni, all’interno di una stanza adeguatamente attrezzata. È stato utilizzato il sangue di quattro soggetti deceduti per cause traumatiche, raccolto in provette sterili e VOCs free. La prima fase dell’addestramento ha riguardato la capacità dei due cani di detenere l’odore target e segnalarne la presenza a concentrazioni sempre decrescenti. Nella seconda fase sono stati introdotti fattori confondenti.
RISULTATI: Lo studio ha consentito di rilevare la reale efficacia di cani addestrati all’individuazione di sangue cadaverico umano anche in concentrazioni molto basse. I test condotti hanno mostrato una buona capacità di discriminazione del sangue cadaverico umano anche in abbinamento a fattori confondenti in elevate concentrazioni (accuratezza olfattiva).
CONCLUSIONI: L’utilizzo dei cani in tale ambito richiede necessariamente la standardizzazione di procedure di addestramento in modo da giungere a “certificare” per questo dispositivo biologico specializzato lo stesso rigoroso livello di affidabilità e riproducibilità richiesto per tutte le metodiche di indagine in ambito forense, attraverso un percorso di addestramento ottimizzato e rigorosamente controllato, mediante la valutazione della sensibilità olfattiva, della capacità di discriminazione olfattiva e della accuratezza olfattiva.