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REVIEW   

Minerva Medicolegale 2008 September;128(3):127-41

Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

La valutazione del danno biologico in implantoprotesi

Antonina A., Cascino F. M., Liotta R., Zerbo S., Procaccianti P.

Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Legale Università degli Studi di Palermo, Palermo,


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L’impiego d’impianti dentari come pilastri di protesi ha rappresentato per molto tempo una metodica priva di scientificità, affidata a una serie di tecniche sperimentali non sostenute da ricerche, studi clinici ed istologici. Nonostante l’attuale evoluzione scientifica gli insuccessi possono presentarsi e richiedere una cauta ed esperta valutazione medico legale, che gli autori si prefiggono di illustrare. Vari autori proponevano forme e tecniche chirurgiche diverse pubblicando statistiche di successo che riportavano risultati variabili e talvolta contrastanti con altri dati in letteratura. La moderna implantologia e il ricorso sempre più diffuso alla protesi su impianti endo-ossei, invece, offrono oggi un buon recupero funzionale per la riabilitazione del cavo orale nelle edentulie, sia parziali che totali. Alla luce delle migliorie tecniche e della costante ricerca su nuovi materiali utilizzabili in ambito implantologico, gli autori esaminano le nuove e conseguenti prospettive in ambito di responsabilità professionale, che offrono spunti valutativi per il professionista chiamato a cimentarsi nella quantificazione del danno biologico in ambito odontoiatrico. Sono molteplici le funzioni che devono essere considerate nel novero del danno odontoiatrico (estetiche, fonatorie, masticatorie, neurologiche), che è danno composito per eccellenza. Gli autori, attraverso l’esegesi della letteratura di riferimento, illustrano i possibili riferimenti valutativi d’ausilio nella metodologia valutativa, anche con riferimento al panorama europeo ed internazionale.

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