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Minerva Medicolegale 2001 March;121(1): 1-14
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Il danno negli esiti da ustione (Problemi di valutazione medico legale)
Magliacani G., Bollero D., Cortellini M., Iorio M.
L'ustione rappresenta una delle malattie traumatiche più drammatiche nel panorama medico-chirurgico. È caratterizzata da una fase acuta a rischio di sopravvivenza, che richiede un trattamento particolarmente impegnativo, e da sequele cicatriziali che con estrema frequenza comportano esiti invalidanti in cui, alle oggettive problematiche cliniche, si mescola una consistente componente soggettiva di ordine psicologico. Molto spesso l'inquadramento globale del paziente con esiti da ustioni a scopo medico-legale, risarcitorio o assicurativo, non riesce ad adeguarsi alla reale gravità dei deficit psico-somatici e fisici riportati in seguito all'evento lesivo, per la mancanza di obiettivi strumenti valutativi uniformemente applicabili ad una realtà tanto variegata quanto poco agevolmente catalogabile. Va inoltre sottolineata la difficoltà di una valutazione definitiva del danno legata al tempo intercorso tra il trauma ed il momento della verifica medico-legale, potendo il paziente presentare quadri clinici e psicologici sostanzialmente molto diversi a seconda del momento in cui è sottoposto all'accertamento. Vista l'esigenza di stabilire delle basi su cui uniformare il giudizio medico-legale negli esiti da ustione, ci siamo proposti di realizzare un progetto di valutazione di questo tipo di danno unendo le conoscenze di due strutture apparentemente distanti tra loro. L'obiettivo è irto di difficoltà legate alla estrema variabilità dei postumi cicatriziali e derivante dalla gravità e dall'estensione dell'ustione, dall'età, dalle turbe di cicatrizzazione e dall'impatto psicologico individuale risultante dalla malattia da ustione. Ci auguriamo comunque di raggiungere un risultato che, anche se non conclusivo, possa costituire una base scientificamente solida su cui continuare a lavorare e che, fin da ora, consenta di correggere le attuali valutazioni che sappiamo non realistiche, ma per le quali al momento non disponiamo di mezzi adeguati per renderle più aderenti alla situazione effettiva.