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ENDOCRINOLOGIA E GRAVIDANZA
Minerva Endocrinologica 2013 December;38(4):365-77
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Ipotiroidismo e depressione: aspetti salienti di patogenesi e gestione
Duntas L. H. 1, Maillis A. 2, 3 ✉
1 Endocrine Unit, Evgenidion Hospital, University of Athens, Athens, Greece; 2 University Research Institute of Mental Health Athens, Greece; 3 Onassio Cardiac Surgery Center, Athens, Greece
L’ipotiroidismo è stato collegato alla depressione poiché vi sono prove inconfutabili che inneschi malattia affettiva e disturbi psichici. I pazienti depressi evidenziano una maggiore frequenza di ipotiroidismo e i pazienti con ipotiroidismo presentano una maggiore occorrenza di sindrome depressiva. L’ipotiroidismo esibisce notevoli alterazioni del flusso sanguigno e del metabolismo del glucosio nel cervello. Inoltre, i pazienti con depressione maggiore possono avere anomalie strutturali dell’ippocampo che possono influire sulle prestazioni mnemoniche. Gli anticorpi anti-perossidasi tiroidea sono, inoltre, stati positivamente associati con i marcatori caratteristici della depressione. La sintomatologia depressiva è variabile ed è influenzata dalla suscettibilità e dal grado, anche se non sempre, dell’insufficienza tiroidea. Inoltre, l’omeostasi del glucosio e la rapida perdita ponderale sono stati associati agli ormoni tiroidei e all’aumento dei sintomi depressivi. Il trattamento con tiroxina nei pazienti di età superiore a 65 anni non migliora la cognizione. Al contrario, la somministrazione di T3 è la terapia di scelta nei pazienti con resistenza ai farmaci antidepressivi e soprattutto a SSIR. Le varianti genetiche dei trasportatori degli ormoni tiroidei o di deiodinasi I e II possono predisporre alla depressione e, pertanto, è necessario implementare un approccio personalizzato.