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Minerva Endocrinologica 2013 June;38(2):187-93

Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Mortalità nella crisi iperglicemica: una forte associazione con infezioni e malattia cerebrovascolare

Ekpebegh C., Longo-Mbenza B.

Department of Internal Medicine, Faculty of Health Sciences, Walter Sisulu University, Mthatha, Eastern Cape Province, South Africa


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Obiettivo. Obiettivo del presente studio è stato quello di determinare i tassi di mortalità specifici della sindrome e i fattori scatenanti associati ai decessi in seguito al ricovero per crisi iperglicemica in un’unità di terapia intensiva.
Metodi. Analisi retrospettiva delle cartelle cliniche per crisi iperglicemiche presso il “Nelson Mandela Academic Hospital”, Mthatha, Provincia del Capo orientale del Sud Africa, dal 1 febbraio 2010 al 31 gennaio 2011. Tutti i pazienti sono stati inizialmente ricoverati in un’unità di terapia intensiva.
Risultati. I tassi di mortalità complessivi (per ricoveri) erano pari al 13,9 % (N.= 15/108), con tassi di mortalità specifici della sindrome (per ricoveri) pari rispettivamente all’11,9% (N.= 8/67), allo 0% (N.=0/8) e al 21,2% (N.=7/33) per la chetoacidosi diabetica (DKA), lo stato iperglicemico iperosmolare (HHS) e l’iperglicemia con disidratazione (HD). I fattori scatenanti maggiormente associati alla mortalità erano le infezioni e la malattia cerebrovascolare (CVD). I pazienti affetti da CVD che sono deceduti si trovavano tutti in uno stato di incoscienza. Non si sono verificati decessi dove la mancata aderenza agli agenti ipoglicemici (14,8%, N.=16/108) era il fattore scatenante.
Conclusioni. I tassi di mortalità complessivi (per ricoveri) in seguito ai ricoveri in unità di terapia intensiva per crisi iperglicemiche erano pari al 13,9 %, mentre le infezioni e la CVD erano i fattori scatenanti maggiormente associati ai decessi.

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