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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Endocrinologica 2013 June;38(2):173-9

Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Iniezione intraorbitale di rituximab: un nuovo approccio per il trattamento dell’orbitopatia tiroidea, una serie clinica prospettica

Savino G. 1, Balia L. 1, Colucci D. 1, Battendieri R. 1, Gari M. 1, Corsello S. M. 2, Pontecorvi A. 2, Dickmann A. 1

1 Institute of Ophthalmology, Catholic University of the Sacred Heart, Rome, Italy; 2 Unit of Endocrinology, Catholic University of the Sacred Heart, Rome, Italy


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Obiettivo. Obiettivo del presente lavoro è stato quello di valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento locale, mediante somministrazione intraorbitaria, dell’anticorpo monoclonale anti-CD20 rituximab (RTX) nel trattamento di pazienti affetti da orbitopatia tiroidea (TAO) in fase attiva che non hanno risposto alla terapia convenzionale.
Metodi. Abbiamo reclutato cinque pazienti con orbitopatia tiroidea attiva, già sottoposti a terapia sistemica convenzionale con glucocorticoidi e che non hanno risposto a tale terapia. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a visita oculistica completa con esame del visus, esame del fondo oculare, tonometria, esoftalmometria e TC cranio con studio dell’orbita. Sono stati quindi sottoposti ad iniezione intraorbitaria di 10mg di Rituximab una volta a settimana per un mese. Tale trattamento è stato ripetuto con lo stesso schema terapeutico un mese dopo l’ultima iniezione. Tutti i pazienti sono stati esaminati dopo il trattamento con una visita oculistica completa ogni 3 mesi per 18 mesi.
Risultati. In tutti i pazienti trattati con RTX si è registrata una significativa riduzione del CAS (p <0,005), in quattro casi la orbitopatia tiroidea da fase attiva si è modificata a fase non attiva. Nessun paziente ha riportato effetti collaterali importanti, solo due pazienti hanno riferito un aumento della temperatura corporea nelle ore successive al trattamento risoltasi spontaneamente.
Conclusioni. Il trattamento mediante iniezione intraorbitaria di RTX può essere considerato un’utile opzione terapeutica per il trattamento dell’ orbitopatia tiroidea in fase attiva.

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