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ENDOCRINOLOGIA ONCOLOGICA
Minerva Endocrinologica 2012 June;37(2):103-15
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Origine e progressione del tumore della tiroide: il ruolo delle cellule staminali tumorali
Malaguarnera R., Morcavallo A., Giuliano S., Belfiore A. ✉
Endocrinology Unit, Department of Health, University Magna Graecia of Catanzaro, Catanzaro, Italy
Il tumore della tiroide rappresenta in ambito endocrinologico il tumore di più comune riscontro. Sebbene la maggior parte dei tumori tiroidei siano ben differenziati e a prognosi favorevole, una piccola percentuale di essi sono scarsamente differenziati, marcatamente aggressivi e poco sensibili alle usuali terapie. Ad oggi, i meccanismi molecolari alla base della patogenesi di tali tumori risultano poco noti. I modelli di tumorigenesi tiroidea proposti finora, sostengono l’ipotesi che tali tumori derivino dall’accumulo sequenziale di alterazioni genetiche in grado di conferire caratteristiche di malignità ed invasività. Tuttavia, la comprensione dei meccanismi molecolari alla base dello sviluppo/embriogenesi della ghiandola tiroidea e la scoperta della presenza, nel contesto del tessuto tiroideo, di cellule simil-fetali/staminali, ha portato a considerare tali cellule come la possibile origine dei tumori tiroidei. Cellule progenitrici/staminali tiroidee sono state di recente isolate da tessuto tiroideo tumorale e normale. Tali cellule possiedono la capacità di autorinnovarsi, di differenziarsi in diversi citotipi e di resistere alle comuni terapie antitumorali. La comprensione dei meccanismi che regolano la biologia delle cellule staminali/progenitrici tiroidee è di fondamentale importanza in quanto potrebbe aprire nuove prospettive in termini di prevenzione, diagnosi e terapia dei tumori tiroidei soprattutto degli istotipi maggiormente invasivi. Il miglioramento delle procedure tecniche di isolamento e caratterizzazione delle cellule staminali/progenitrici tiroidee si rende necessario per lo sviluppo di tecnologie terapeutiche mirate aventi come obiettivo finale una cura efficace dei tumori tiroidei altamente aggressivi.