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Minerva Endocrinologica 2011 December;36(4):341-5
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Risoluzione del diabete insulino-dipendente in una ricevente di trapianto epatico in seguito al trattamento di un feocromocitoma: segnalazione di un caso e analisi della letteratura
Gallagher E. J. 1, Courgi R. 2, Heiba S. 3, Tamler R. 1 ✉
1 Division of Endocrinology, Diabetes and Bone Diseases, Department of Medicine, Mount Sinai Medical Center, New York, NY, USA; 2 Huntington Hospital, Huntington, New York, NY, USA; 3 Department of Radiology, Mount Sinai Medical Center, New York, NY, USA
Lo scopo del presente articolo è stato quello di segnalare un caso di miglioramento esponenziale di diabete di tipo 2 associato a una significativa resistenza all’insulina avvenuto in seguito all’asportazione di un feocromocitoma in una ricevente di trapianto epatico e fornire un’analisi della letteratura rilevante. In tale articolo descriviamo la presentazione clinica, i risultati diagnostici e la gestione della paziente. Abbiamo, inoltre, effettuato una ricerca di articoli pertinenti in lingua inglese su PubMed, al fine di offrire una visuale complessiva della letteratura pertinente. Una donna di 53 anni con trapianto ortopico di fegato e diabete di tipo 2 insulino-dipendente nell’anamnesi è stata ricoverata in ospedale con febbre, diaforesi, tachicardia e ipertensione. Le è stato diagnosticato e asportato un feocromocitoma. La paziente ha sviluppato in seguito un’ipoglicemia e non ha avuto bisogno di ricevere ulteriore terapia insulinica. È stato affermato che i feocromocitomi provochino iperglicemia e diabete a causa della soppressione del rilascio d’insulina e dell’aumentata resistenza insulinica. Oltre a ciò, un’analisi della letteratura ha rivelato solo three altri casi segnalati di feocromocitomi in riceventi di trapianti d’organo. Si crede che nessuno di tali feocromocitomi possa essersi sviluppato ex novo in seguito al trapianto d’organo. Si tratta del primo caso segnalato di feocromocitoma in un ricevente di trapianto epatico e forse del primo caso di feocromocitoma sviluppatosi ex novo in un ricevente di trapianto d’organo. Tale caso mostra inoltre come i feocromocitomi possano rappresentare una rara causa di diabete mellito.