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  IL DIABETE: UN AGGIORNAMENTO 

Minerva Endocrinologica 2009 September;34(3):255-62

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Osteoporosi: recenti acquisizioni fisiopatologiche e nuove prospettive terapeutiche

Cesareo R. 1, Napoletano C. 1, Iozzino M. 2, De Rosa B. 3, Iarussi G. 4, Scona M. 4, Romitelli F. 5

1 Operative Unit of Internal Medicine, “S.M. Goretti” Hospital, Latina, Rome, Italy; 2 Operative Unit of Radiology, S.M. Goretti” Hospital, Latina, Rome, Italy; 3 Operative Unit of DEA, “S. Scolastica” Hospital, Cassino, Frosinone, Italy; 4 Clinic of General Surgery, University of L’Aquila, L’Aquila, Italy; 5 Institute of Biochemistry, Catholic University, Rome, Italy


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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’osteoporosi “malattia sociale”, in questa revisione dei dati della letteratura vengono evidenziate le recenti acquisizioni in termini di fisiopatologia dell’osso e gli sforzi ai fini della formulazione di nuove molecole in grado di modificare il decorso di questa malattia. Oggi la cellula osteocitaria è ritenuta il principale trasduttore biomeccanico dell’osso capace di liberare sostanze con effetto inibitorio sull’osteosintesi come la sclerostina e altre di stimolo sull’osteoblasta come il nitrossido e le prostaglandine. In questo lavoro vengono descritti i più importanti trials che prevedono l’utilizzo di molecole, quali il denosumab, l’inibitore dell’integrina avb3, l’inibitore della catepsina k, in grado di interferire sui network osteometabolici. Sono stati portati a termine due trials di fase 1 e 2 con l’utilizzo di denosumab. L’end point del primo è stato la valutazione dei markers di riassorbimento e di neoformazione ossea, mentre il secondo trial di fase 2 ha previsto l’utilizzo di questa molecola in un confronto in doppio cieco con placebo ed in aperto con aledronato con la valutazione ad un anno di bone mass density (BMD) in sede lombare. Un altro trial clinico in doppio cieco verso placebo ha previsto l’utilizzo a diversi dosaggi di un inibitore competitivo dell’integrina avb3 per la valutazione della modificazione della massa ossea in sede lombare e femorale e quella dei markers ossei. Diversi studi sono rivolti sull’inibitore della catepsina k, in particolare l’odanacatib ha dimostrato esercitare un incremento dei valori densitometrici e di ridurre il turnover osseo.

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