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REVIEW
Minerva Endocrinologica 2008 March;33(1):27-37
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Metabolismo steroideo nel cancro della mammella
Foster P. A.
Endocrinology and Metabolic Medicine and Sterix Ltd., Faculty of Medicine, Imperial College London, St Mary’s Hospital, London, W2 1NY, UK
Il sistema endocrino ed i suoi steroidi sono da lungo tempo ritenuti implicati nell’eziologia del cancro mammario. Una grande proporzione dei tessuti cancerosi mammari esprime infatti i recettori di estrogeni (ER), androgeni (AR) e progesterone (PR). È attraverso questi recettori che gli ormoni steroidei esercitano i loro effetti mitogeni. La biosintesi locale degli estrogeni è ritenuta parte integrante nello sviluppo del carcinoma mammario ormono-dipendente e recenti studi hanno dimostrato un miglioramento nella prognosi delle pazienti con carcinoma mammario trattate con inibitori della produzione di steroidi. Di conseguenza, la comprensione degli enzimi coinvolti nella sintesi e nel metabolismo degli estrogeni nel carcinoma mammario è di importanza fondamentale per il trattamento di questa neoplasia. Questa review analizza la rilevanza biologica e clinica di tre enzimi endocrini chiave: la steroido sulfatasi (STS), l’aromatasi (AR) e la 17β-idrossisteroidodeidrogenasi di tipo 1 (17β-HSD). Discuteremo l’importanza della sovraespressione ed aumentata attività di questi enzimi nel tessuto mammario normale e canceroso. Sarà inoltre esaminata in dettaglio la biosintesi intratumorale di estrogeni. Saranno poi discussi gli effetti dei nuovi inibitori di questi enzimi sulla crescita delle neoplasie ormono-dipendenti. Gli inibitori STS di prima e seconda generazione costituiscono una significativa promessa, mentre gli inibitori della 17b-HSD di tipo 1 sono ancora in fase precoce di sviluppo. Tuttavia, questa terapia endocrina in fase di sviluppo ha già presentato dei risultati concreti in pazienti con neoplasie mammarie ormono-dipendenti.