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Minerva Endocrinologica 2006 September;31(3):191-209
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Sicurezza ed efficacia della somministrazione di 0,2 mg di rhTSH come adiuvante nella terapia ambulatoriale con base dosi di radioiodio in pazienti anziani con voluminoso gozzo multinodulare non tossico
Giusti M. 1, Cappi C. 1, Santaniello B. 2, Ceresola E. 1, Augeri C. 2, Lagasio C. 1, Minuto F. 1
1 Department of Endocrine and Metabolic Sciences, University of Genoa, Genoa, Italy 2 Department of Internal Medicine University of Genoa, Genoa, Italy
Obiettivo. Scopo dello studio è stato valutare l’efficacia del TSH umano ricombinante (recombinant human TSH, rhTSH), somministrato come adiuvante, prima della terapia ambulatoriale con radioiodio nel soggetto anziano con voluminoso gozzo multinodulare (GMN) non tossico.
Metodi. In 12 soggetti con GMN (gruppo 1) è stato studiato l’effetto del rhTSH (0,2 mg i.m. per 2 giorni consecutivi) somministrato prima di basse dosi di 131I. I risultati sono stati comparati con quelli ottenuti, con solo trattamento radiometabolico, in 8 soggetti sovrapponibili per età e dimensione del GMN (gruppo 2). Il periodo di follow-up era simile nei 2 gruppi.
Risultati Il numero e la severità degli effetti collaterali durante il primo mese di trattamento è risultato sovrapponibile nei 2 gruppi. Alla valutazione finale il numero di pazienti sintomatici per il gozzo è stato significativamente inferiore nel gruppo 1 rispetto al gruppo 2 (P=0,03). Nel gruppo 1 il TSH ha raggiunto, da un valore iniziale di 0,5±0,1 mU/L, il valore di 40,3±9,5 mU/L al giorno 3 (P<0,001). Nel gruppo 2 il TSH basale era di 0,4±0,1 mU/L. In entrambi i gruppi di soggetti è stato osservato, nelle prime 2 settimane, un marcato aumento di f-T3, f-T4 e Tg rispetto ai valori pretrattamento (P<0,001), ma i valori di picco sono risultati più elevati nel gruppo 1 rispetto al gruppo 2. Alla valutazione finale un modesto ma significativo aumento del TSH (P=0,01) rispetto al valore pretrattamento è stato osservato sia nel gruppo 1 (1,2±0,2 mU/L) sia nel gruppo 2 (1,4±0,3 mU/L). La percentuale di pazienti che non richiedevano alla valutazione finale terapie per il compenso della funzione tiroidea è stato più alto nel gruppo 1 (83%) che nel gruppo 2 (38%). Solo nel gruppo 1 è stata osservata una significativa riduzione dello spessore antero-posteriore medio dei lobi (valore iniziale 24,5±1,7 mm, valore finale 31±1,7 mm; P=0,04). Nel gruppo 1 il volume della tiroide si è ridotto da 78,1±11,7 ml a 49,4±13,4 ml (P=0,001) e nel gruppo 2 da 89,8±25,2 ml a 67,1±20,5 ml (P=0,04). Dopo 6 mesi da 131I modesta è stata la riduzione della lunghezza della tiroide e l’aumento del diametro del lume tracheale in entrambi i gruppi di soggetti.
Conclusioni. Questo studio controllato dimostra che 0,2 mg di rhTSH somministrato in 2 giorni consecutivi aumenta l’efficacia di dosi ambulatoriali di 131I nel trattamento del GMN non tossico nel soggetto anziano. L’adeguata preparazione farmacologia previene, in genere, gli effetti collaterali legati alla breve, ma marcata, fase di tireotossicosi che è accentuata dalla somministrazione di rhTSH. Un maggiore riduzione del volume tiroideo sembra essere il più significativo effetto della somministrazione adiuvante di rhTSH prima della somministrazione di 131I.