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REVIEW   

Minerva Endocrinologica 2005 December;30(4):199-216

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Cardiovascular morbidity and mortality in thyroid dysfunction

Dörr M., Völzke H.


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Questa revisione riassume le attuali conoscenze derivate da studi clinici ed epidemiologici circa le complicazioni cardiovascolari in corso di disturbi tiroidei, con particolare attenzione alla morbidità e alla mortalità cardiovascolare.
Per quanto riguarda l'ipertiroidismo clinicamente evidente vi sono dati importanti a favore di un'aumentata morbidità cardiovascolare e di un'associazione con i predittore di mortalità cardiovascolare quali l'ipertrofia ventricolare, la disfunzione ventricolare e la fibrillazione atriale. Nel caso dell'ipotiroidismo sub-clinico l'evidenza è a favore solo di un rischio aumentato di 5,2 volte di fibrillazione atriale. Il profilo del rischio cardiovascolare nell'ipotiroidismo clinicamente evidente è caratterizzato principalmente dai fattori di rischio per aterosclerosi quali l'ipercolesterolemia e l'ipertensione, ma anche dal possibile sviluppo di scompenso cardiaco. Al contrario, i dati non sono dirimenti nel caso dell'ipotiroidismo sub-clinico.
Sebbene molte di queste alterazioni cardiovascolari possano ipoteticamente peggiorare la prognosi, i risultati degli studi di coorte e retrospettivi non sono decisamente a favore di una mortalità aumentata. Solo nel caso dell'ipertiroidismo clinicamente evidente è stato dimostrato un aumento di 1,7 volte del rischio di comparsa di patologie cardiovascolari e un aumento di 1,7 volte dei tassi di mortalità cardiovascolare. Tuttavia, simili aumenti dei tassi di morbidità e mortalità cardiovascolare non sono stati dimostrati nell'iper- e nell'ipotiroidismo subclinico e, nel caso dell'ipotiroidismo clinicamente evidente, queste evidenze non vi sono del tutto.
Sono necessari ulteriori studi clinici randomizzati, che dovrebbero prendere in considerazione i principali fattori di rischio cardiovascolare e gli eventi avversi a loro legati, così come la mortalità cardiovascolare.

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