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CASI CLINICI   

Minerva Endocrinologica 2005 June;30(2):95-100

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Effetto del trattamento a lungo termine con octreotide-Lar in un caso di macroadenoma ipofisario TSH-secernente

Del Monte P., Bernasconi D., Ruelle A., Marugo A., Marugo M., Torre R.


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Descriviamo il caso clinico di un paziente di sesso maschile di 74 anni, ricoverato per scompenso cardiaco ed episodi di fibrillazione atriale. L1anamnesi rilevava il riscontro di ipertiroidismo da circa 3 anni, trattato irregolarmente con metimazolo con scarso controllo. Gli esami di funzionalità tiroidea (in assenza di terapia) denotavano un ipertiroidismo secondario, con valori elevati di ormoni tiroidei liberi (FT3, FT4) e TSH inappropriatamente ai limiti superiori della norma (4.2 mU/ml). Il TSH risultava iporesponsivo alla stimolazione con TRH (picco: 6 mU/ml), mentre le subunità a erano iper-responsive (+123%). I test di autoimmunità tiroidea erano negativi; l1ecografia tiroidea evidenziava un diffuso ingrandimento della ghiandola. La risonanza magnetica (RM) della ipofisi dimostrava la presenza di un macroadenoma. Il paziente è stato sottoposto ad intervento per via trans-sfenoidale e le indagini immunoistochimiche hanno confermato la diagnosi di macroadenoma ipofisario TSH-secernente. Persisteva però un moderato ipertiroidismo secondario e la RM evidenziava la presenza di residuo adenomatoso interessante il seno cavernoso destro. Una scintigrafia con 111In-pentreotide evidenziava un1aumentata captazione in quest1area. Il paziente è stato trattato con Octreotide-Lar (20 mg/mese), con normalizzazione dei valori di FT3, FT4, TSH già dopo 3 mesi. Questo effetto è tuttora mantenuto a 3 anni e mezzo dall1inizio della terapia. La RM ha dimostrato una progressiva riduzione della lesione residua dopo 18 mesi (>50%) e dopo 36 mesi di terapia. Questo suggerisce un effetto antiproliferativo sulle cellule adenomatose che continua nel tempo. Non si sono registrati disturbi collaterali significativi; la compliance del paziente al trattamento è buona e non si sono più verificati episodi aritmici.

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