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ORMONE DELLA CRESCITA: ASPETTI CLINICI
Minerva Endocrinologica 2003 March;28(1):39-52
Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ruolo degli analoghi della somatostatina nel trattamento degli adenomi ipofisari
Losa M., Mortini P., Giovanelli M.
Gli analoghi della somatostatina trovano ampio impiego nella terapia degli adenomi ipofisari. Gli analoghi più utilizzati sono attualmente l'octreotide e il lanreotide. Entrambi sono disponibili in formulazioni a lento rilascio per via parenterale e mostrano un'affinità preferenziale per il recettore sst2 della somatostatina. Sia l'octreotide che il lanreotide si sono mostrati efficaci nella terapia degli adenomi ipofisari GH- e TSH-secernenti. Nei pazienti responsivi alla terapia farmacologica si ottiene spesso non solo il controllo dell'ipersecrezione ormonale, ma anche una riduzione di volume della neoplasia ipofisaria. Negli altri tipi di adenoma ipofisario, invece, gli analoghi della somatostatina hanno evidenziato una scarsa efficacia: a parte isolati casi di efficacia negli adenomi nonfunzionanti, la somministrazione sia di octreotide che di lanreotide a pazienti con malattia di Cushing o prolattinoma non ha modificato significativamente l'ipersecrezione ormonale o il volume tumorale. Gli effetti collaterali degli analoghi della somatostatina sono relativamente rari e modesti: solo una piccola percentuale di pazienti necessita di una sospensione della terapia per il manifestarsi di effetti collaterali. Sono attualmente in studio nuovi analoghi con un diverso profilo recettoriale, che potrebbero quindi trovare nuove applicazioni nella patologia ipofisaria. L'octreotide, legato a sostanze radioattive o a tossine, è stato anche utilizzato per la distruzione selettiva di tessuti neoplastici esprimenti il recettore sst2 della somatostatina.