Home > Riviste > Minerva Endocrinology > Fascicoli precedenti > Minerva Endocrinologica 2002 September;27(3) > Minerva Endocrinologica 2002 September;27(3):141-56

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

REVIEW   

Minerva Endocrinologica 2002 September;27(3):141-56

Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Hormones and homocysteine

Asnani S., Desouza C., Homan J., Murthy S. N., McNamara D. B., Fonseca V.


PDF


L'iperomocisteinemia rappresenta un ben noto fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Diversi fattori, sia modificabili che immodificabili, interagiscono con il metabolismo dell'omocisteina e ne determinano le concentrazioni plasmatiche. Questi fattori comprendono anomalie genetiche, l'età, il sesso e numerose cause nutrizionali e ormonali, che nell'insieme svolgono un ruolo importante nell'aterosclerosi e nella evoluzione delle malattie cardiovascolari (CVD), anche a livello periferico. Alcuni ormoni influiscono sul metabolismo dell'omocisteina e, di conseguenza, possono svolgere un ruolo nella patogenesi delle CVD. Rimangono non ben definiti gli esatti meccanismi patogenetici. L'associazione di iperomocisteinemia e diabete mellito è di tipo complesso e può rendere ragione di parte del rischio di CVD nei pazienti diabetici, rischio non altrimenti spiegabile sulla base dei tradizionali fattori di rischio. In letteratura sono riportati numerosi dati fra loro contrastanti circa il ruolo dell'insulina nel metabolismo dell'omocisteina, sebbene l'insulina influisca certamente sull'attività degli enzimi che ne regolano il metabolismo. Il trattamento dell'iperomocisteinemia con preparati vitaminici riduce le concentrazioni plasmatiche di tale sostanza. Poco si conosce circa gli effetti di questo trattamento sugli eventi cardiovascolari. In questo lavoro vengono rapidamente descritti il metabolismo dell'omocisteina e i principi ormonali in grado di influenzarlo. Viene inoltre discusso il ruolo dell'iperomocisteinemia nel diabete, nell'iperlipidemia e in altre endocrinopatie.

inizio pagina