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Minerva Endocrinologica 2001 June;26(2):41-52
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La tiroidectomia totale nel trattamento della patologia tiroidea. Studio clinico retrospettivo
Perri S., Mariani G., Trunfio A., Antonellis M., Procacciante F., Pietrangeli F., Nardi M. Jr., Lotti R., Gabbrielli F., Citone G.
Obiettivo. La patologia tiroidea è costituita da un'insieme di affezioni, benigne e maligne, delle quali quella epidemiologicamente più rappresentata è il gozzo multinodulare. Un quesito importante a tutt'oggi resta quello riguardante l'adozione routinaria della tiroidectomia totale quale intervento di scelta nel trattamento della patologia tiroidea, anche benigna. Lo scopo del presente studio e di verificare se la tiroidectomia totale può realmente rappresentare l'opzione chirurgica di scelta per la moderna routine di chirurgia tiroidea.
Metodi. In un arco di tempo di 11 anni sono stati operati 137 pazienti affetti da patologia tiroidea. Cinquantatrè pazienti sono stati sottoposti ad intervento di tiroidectomia totale (TT): 27 affetti da patologia benigna e 26 da patologia maligna.
Risultati. Vengono riportati i risultati immediati e a distanza, sia delle TT che delle exeresi non totali.
Conclusioni. In conclusione gli Autori affermano che, per quanto riguarda la patologia maligna, poiché in chirurgia oncologica tiroidea l'obiettivo primario del trattamento chirurgico è la riduzione della recidiva locale e l'aumento della sopravvivenza, per il moderno chirurgo è mandatorio eseguire una exeresi completa della ghiandola. Per quanto riguarda invece la patologia tiroidea benigna, sebbene i fautori delle exeresi parziali della ghiandola tiroide ritengano che il tasso di complicanze di questo intervento sia ridotto rispetto a quello secondario a TT, sembra di poter concordare ormai nel ritenere che, per prevenire l'insorgenza delle complicanze dopo una TT (iopoparatiroidismo e paralisi ricorrenziale), sia importante la tecnica operatoria utilizzata: l'individuazione delle ghiandole paratiroidi e l'identificazione e preparazione dei ricorrenti sono considerate le metodiche più valide per prevenire una loro lesione. Infine un ulteriore argomento a favore della TT è rappresentato dal rischio di insorgenza di carcinoma sul moncone residuo dopo exeresi tiroidea non totale.