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  EVOLUZIONE DELLA RICERCA IN ODONTOIATRIA 

Minerva Stomatologica 2013 August;62(8 Suppl 1):19-26

Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano, Inglese

Riduzione del riassorbimento osseo precoce perimplantare

D. DE SANTIS 1 , G. ZANOTTI 2, S. MORANDINI 2, A. BORDANZI 2, R. GEROSA 3, L. F. RODELLA 4, A. ROSSETTO 5, L. CHIARINI 6, P. F. NOCINI 1, D. BERTOSSI 1

1 Oral and Maxillofacial Surgery, Dental School University of Verona, Verona, Italy; 2 Private Practitioner, Verona, Italy; 3 Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Policlinico G. B. Rossi, Verona, Italy; 4 Department of Anatomy and Pathophysiology, University of Brescia, Brescia, Italy; 5 School of Dentistry, University of Verona, Verona, Italy; 6 Department of Surgery, Main Section of Oral and Maxillofacial Surgery, University of Modena and Reggio Emilia, Modena, Italy


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OBIETTIVO: Dopo l’inserimento implantare, il tessuto osseo di recente formazione nella cresta peri-implantare, subisce un lieve riassorbimento osseo dovuto all’accumulo di un infiltrato di cellule infiammatorie. Questo studio verifica la possibilità di limitare il riassorbimento osseo inserendo gli impianti a 0,5 mm dal bordo esterno della corticale.
METODI: Uno studio clinico randomizzato controllato su 100 impianti è stato eseguito per confrontare il processo di riassorbimento di impianti collocati 0,5 mm dal bordo esterno della corticale ossea con impianti inseriti in base a protocolli convenzionali di posizionamento juxtacorticale.
RISULTATI: Dopo 6 mesi, il bone implant level era maggiore negli impianti emersi (-1,01±0,54 mm, media ±SD) rispetto al trattamento convenzionale (-1,56±0,5 mm) (P<0,001).
CONCLUSIONI: Da questo studio emerge che ci siano i presupposti per ottenere risultati a medio-lungo termine molto buoni, anche se questi ultimi devono essere confermati con il follow-up.


KEY WORDS: Implantologia - Viti ossee - Edentulia

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