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Minerva Stomatologica 2012 January-February;61(1-2):1-9
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Valutazione comparative di rugosità superficiale dei margini di smalto derivati dall’utilizzo di diversi dispositivi rotanti
Scotti N. 1, Bregola A. 1, Chiandussi G. 2, Paolino D. 2, Pasqualini D. 3, Berutti E. 3 ✉
1 Department of Cariology and Operative Dentistry, Dental School Lingotto, University of Turin, Turin, Italy; 2 Department of Mechanics, Politecnico di Torino, Turin, Italy 3 Department of Endodontics, Dental School Lingotto, University of Turin, Turin, Italy
Obiettivo. Lo scopo di questo studio in vitro è stato quello di confrontare la rugosità superficiale dei margini di smalto derivati dall’utilizzo di dispositivi rotanti, sonici e ultrasonici per i margini della cavità finitura.
Metodi. Quarantotto denti anteriori intatti sono stati selezionati per questo studio. Ogni elemento è stato sezionato 1 millimetro al di sotto della CEJ, perpendicolarmente all’asse lungo del dente, con un disco di carborundum montato su manipolo. Con la stessa fresa la corona è stata separata verticalmente in due parti lungo la linea mediana. Alla fine sono stati ottenute 96 “mezze corone”. I campioni sono stati suddivisi in 6 gruppi di 8 campioni ciascuno, secondo la tecnica di finitura del margine di smalto (A e B: punta diamante ad ultrasuoni; C: punta ad ultrasuoni multilama; D: fresa diamantata fine; E: fresa diamantata ultra-fine, F:SONICflex). La valutazione della rugosità superficiale dello smalto di ogni campione è stata effettuata utilizzando un profilometro. L’analisi statistica è stata effettuata tramite test ANOVA.
Risultati e conclusioni. I risultati di questo studio in vitro hanno dimostrato che la rugosità dello smalto ottenuta con dispositivi sonici ed ultrasonici è stato significativamente superiore a quella ottenuta con frese rotanti. All’interno le punte ultrasoniche, quelle multilama hanno dato risultati migliori, paragonabili alla rugosità ottenuta con SONICFlex.