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Minerva Stomatologica 2008 January-February;57(1-2):21-40
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Valutazione dell’apparato di sostegno di impianti singoli a supporto di protesi fisse: considerazioni cliniche
Cogo E. 1, Vecchiatini R. 1, Calura G. 2
1 Section of Dentistry University of Ferrara, Italy 2 Section of Dentistry Odontostomatological Department University of Ferrara, Italy
Obiettivo. In accordo con alcuni protocolli proposti in letteratura per la valutazione dell’apparato di supporto di impianti singoli a supporto di protesi fissa, scopo di tale lavoro è quello di valutare, attraverso i parametri parodontali modificati per gli impianti e i parametri radiografici standardizzati, lo stato dei tessuti periimplantari, e correlare la perdita di osso alveolare marginale ai parametri clinici.
Metodi. In questo studio sono stati esaminati 42 impianti Brànemark® inseriti in 24 pazienti che presentavano casi di monoedentulia tra due elementi dentari naturali e riabilitati successivamente con protesi fissa. Per ogni impianto sono stati registrati i parametri clinici e radiografici mediante misurazioni eseguite senza rimuovere la corona protesica.
Risultati. Tutti gli impianti esaminati rispondono globalmente ai parametri di successo enunciati in letteratura. Alcuni parametri clinici si sono mostrati significativamente differenti nei pazienti fumatori rispetto ai non fumatori. L’entità del riassorbimento dell’osso perimplantare misurata sui radiogrammi endorali si è mostrata in linea con i valori indicati in letteratura. Si è inoltre osservato che l’andamento del riassorbimento è influenzato anche dalla distanza tra l’impianto e il dente adiacente.
Conclusioni. In questo studio si è osservato che i parametri radiografici possono essere considerati i parametri più significativi per valutare il successo o il fallimento di un impianto osteointegrato. Per quanto riguarda i parametri clinici, spesso essi permettono di distinguere in modo immediato i tessuti periimplantari stabili da tessuti infiammati. Essi però non permettono di stabilire in modo diretto se tale situazione abbia un significato prognostico negativo per l’osteointegrazione e, inoltre, non permettono di prevedere il comportamento dei tessuti molli peri-implantari.