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Minerva Stomatologica 2008 January-February;57(1-2):1-7
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Patologia orale chirurgica con laser: studio preliminare sui vantaggi clinici del laser a diodi e sugli aspetti istopatologici degli specimens valutati mediante microscopia convenzionale e confocale a scanzione laser
Capodiferro S. 1, Maiorano E. 2, Loiudice A. M. 1, Scarpelli F. 3, Favia G. 1
1 Department of Odontostomatology and Surgery University of Bari, Bari, Italy 2 Department of Pathological Anatomy University of Bari, Bari, Italy 3 Department of Restaurative Dentistry University of Florence, Florence, Italy
Obiettivo. Gli effetti del laser a diodi riportati in letteratura sono sia clinici che biologici. Scopo del presente lavoro preliminare è stato quello di verificare i vantaggi clinici dell’utilizzo del laser a diodi quali la riduzione del dolore postoperatorio, la risposta infiammatoria e ill sanguinamento, ma anche altri vantaggi riguardanti la guarigione delle ferite.
Metodi. Lo studio include 25 pazirnti trattati chirurgicamente. Abbiamo valutato istologicamente gli specimens chirurgici sia al microscopio ottico sia in autofluorescenza al microscopio confocale a scansione laser, rivolgendo attenzione soprattutto ai margini di incisione e alla presenza di eventuali cambiamenti o danni termici. Sono state trattate lesioni benigne, premaligne e maligne con il laser a diodi con potenza compresa tra 2 e 7 W.
Risultati. Clinicamente abbiamo rilevato molti vantaggi (emostasi, riduzione del dolore postoperatorio, possibilità di guarigione senza suture) e la guarigione della ferita era completa in 20-30-giorni. Nei campioni valutati istologicamente abbiamo notato una buona precisione dei margini di incisione mentre i danni termici come la coagulazione proteica sono stati osservati solo con utilizzo di elevate potenze.
Conclusioni. Considerando che ancor oggi l’uso del laser a diodi nel trattamento di lesioni maligne e premaligne è ancora oggetto di discussione, in questo studio non abbiamo avuto difficoltà nella valutazione degli specimens nonché danni agli stessi. Pertanto, grazie ai risultati preliminari ottenuti, ci sentiamo di incoraggiare l’utilizzo del laser a diodi nel trattamento di lesioni premaligne o maligne, considerando che un fattore importante per ottenere campioni senza alterazioni è sicuramente l’esperienza clinica e la scelta delle impostazioni che dipende dalla situazione clinica, dalla sede e dalla natura della lesione.