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CASI CLINICI   

Minerva Stomatologica 2006 September;55(9):515-21

Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Gestione chirurgica di una displasia cemento-osseo florida, aggressiva ed infetta. Descrizione di un caso clinico

Zillo Martini M., Pereira de Carvalho Júnior J., Arid Soares H.

Division of Stomatology Department of Oral and Maxillofacial Surgery Hospital Municipal “Dr. Carmino Caricchio” (HMCC) Tatuapé, São Paulo. SP, Brazil


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La displasia cemento-ossea florida (florid cemento-osseous displasia, FCOD) è una condizione molto rara che colpisce la mandibola e che è più frequente nei soggetti di sesso femminile di razza nera a partire dalla quarta decade di vita. La patogenesi delle displasie cemento-ossee resta sconosciuta; tuttavia, esse sembrano derivare da un certo tipo di reazione o da un processo displasico. Descriviamo il caso di una displasia cemento-osseo florida, aggressiva ed infetta (infected florid cemento-osseous displasia, IFCOD) in un soggetto di sesso femminile di razza nera di 47 anni. Le estese lesioni displasiche interessavano tutti i quadranti della mandibola e gli aspetti radiologici evidenziavano la presenza di masse multilobulari irregolari radio-opache, delimitate in periferia da uno strato radiolucente. Abbiamo deciso di ricoverare la paziente in ospedale per eseguire un trattamento per via endovenosa, per idratarla, per effettuare un drenaggio e per fornire un’assistenza generale. L’inter-vento chirurgico dovrebbe essere pianificato non appena si osservi la regressione del quadro acuto. L’esame istopatologico ha evidenziato che le lesioni erano composte da tessuto osseo e cementoide, rendendo compatibile la diagnosi di FCOD. La procedura chirurgica è stata eseguita con la paziente sottoposta ad anestesia generale. Si è optato per la rimozione delle lesioni in tutti i quadranti, con sequestrectomia ed estrazione dentaria totale, con rimodellamento dei margini alveolari. A distanza di 9 mesi la paziente si sta ancora sottoponendo a controllo clinico e presenta una guarigione in linea con le attese. Il follow up dei casi sintomatici dovrebbe durare a lungo e dovrebbe essere caratterizzato da visite periodiche, dal momento che sono state descritte recidive.

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