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REVIEW
Minerva Stomatologica 2006 September;55(9):471-82
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Meccanismo d’azione dell’ipoclorito di sodio e suoi effetti sul substrato dentinale
Guida A.
Course on Conservative Dentistry La Sapienza University, Rome, Italy
La complessa anatomia del sistema endodontico, le difese immunitarie dell’ospite e la virulenza dei microrganismi, sono importanti fattori da considerare nella scelta di un’irrigante canale. La scelta di una soluzione irrigante da usare nei canali affetti da periodontite apicale, richiede precise conoscenze sui microrganismi responsabili dei processi infettivi, come delle differenti soluzioni d’irrigazione canalare. Le soluzioni irriganti devono possedere un’azione mirata antibatterica e la capacità di dissolvere i tessuti organici.
L’ipoclorito di sodio (NaOCl) è l’irrigante canalare più usato in endodonzia e, grazie al suo meccanismo d’azione, causa un’alterazione biosintetica nel metabolismo cellulare ed una distruzione dei fosfolipidi di membrana. Occorre segnalare, però, come il suo utilzzo sia in grado di rimuovere le fibre collagene e quindi impedire la formazione dello strato ibrido, ritenuto da molti autori, fondamentale requisito per una corretta ed adeguata adesione dentinale.
Lo scopo di questo lavoro è quello di esaminare i meccanismi d’azione dell’ipoclorito di sodio basati sulle sue proprietà antimicrobiche e fisico-chimiche, come la sua azione possa interferire sulla resistenza del legame adesivo-dentinale. La ricerca scientifica, ha dimostrato la ormai attestata validità dell’ipoclorito di sodio come agente antibatterico ad azione proteolitica, mentre gli studi effettuati sulla forza dell’adesione alla superficie dentinale, hanno dato risultati contrastanti.