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Minerva Stomatologica 2005 July-August;54(7-8):405-14
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Metabolismo dei carcinogeni, riparazione dei danni al DNA e carcinoma squamocellulare del cavo orale. Revisione della letteratura
Biolchini F., Pollastri G., Figurelli S., Chiarini L.
Il carcinoma squamocellulare del distretto cervicofacciale (head and neck squamocellular carcinoma, HNSCC) è adesso considerato il 6° tumore più comune tra la popolazione dei paesi sviluppati e colpisce il cavo orale, le ghiandole salivari, la laringe e la faringe.
L'abitudine di masticare tabacco, il consumo voluttuario di alcool e, per ultima, l'abitudine tabagica sembrano essere i fattori di rischio più importanti: in particolare, nei non alcolisti, il fumo aumenta il rischio relativo (RR) di contrarre un HNSCC del cavo orale e della faringe da 2 a 20 volte e, specialmente sul cavo orale, l'associazione di fumo e alcool sembra possedere un effetto moltiplicativo.
Il cancro origina da danni al DNA che colpiscono geni posti a vari livelli del braccio corto (p) e lungo (q) di un discreto numero di cromosomi, danni generati dall'esposizione a vari agenti carcinogeni; quindi il processo carcinogenetico abbisogna di un'esposizione continuata a carcinogeni ambientali (ad esempio anamnesi di abuso alcolico e fumo da lungo tempo) e di una ridotta capacità di riparo del DNA (sia ereditaria che acquisita) come prerequisito.
Il nostro proposito è di esporre, in questo lavoro, gli avanzamenti svolti nella comprensione del ruolo che le aberrazioni genetiche che colpiscono il metabolismo dei carcinogeni e il riparo del DNA svolgono nello sviluppo dell'HNSCC del cavo orale (oral squamous cell carcinoma, OSCC) nella popolazione europea e/o caucasica: questo perché siamo convinti che nel prossimo futuro queste anomalie potranno rivelarsi utili nell'identificazione di soggetti a rischio.