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Minerva Stomatologica 2005 June;54(6):351-62
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Studio clinico e istologico di una pasta d’osso xenogenica utilizzata come riempitivo in alveoli postestrattivi
Arcuri B., Cecchetti F., Germano F., Motta A., Santacroce C.
Obiettivo. Con lo sviluppo delle tecniche implantari in chirurgia orale e la richiesta di riabilitazione di casi sempre più complessi l'attenzione di ricercatori e clinici si è rivolta verso quelle metodiche e quei materiali in grado di favorire una rigenerazione del tessuto osseo. Scopo di questo lavoro è stato quello di analizzare il comportamento clinico e, in particolare, i tempi di riassorbimento del materiale impiegato come riempitivo in alveoli postestrattivi con l'intento di garantire la conservazione della volumetria crestale, prerequisito indispensabile per il successivo inserimento di impianti osteointegrati.
Metodi. Un gruppo di 12 pazienti, di età compresa tra 30 e 40 anni, sono stati selezionati presso l'Unità di Chirurgia Orale dell'Ospedale San Giovanni Calibita di Roma. Tutti i pazienti presentavano la necessità di inserire un impianto endosseo in seguito alla perdita di un elemento dentale per frattura radicolare o patologia parodontale. Il materiale d'innesto utilizzato è il Putty Osteobiol, una pasta d'osso deantigenato composto per l'80% di granulato mix e per il 20% di collagene puro.
Risultati. I risultati emersi dall'analisi istologica mostrano come a 3 mesi dall'inserimento nel sito ricevente questo materiale osteoconduttivo non sia più rilevabile nei campioni prelevati e sia completamente sostituito da tessuto osseo trabecolare.
Conclusioni. Il materiale eterologo testato un questo studio ha dimostrato di possedere un'ottima maneggevolezza che permette all'operatore di prelevarlo e plasmarlo con semplicità e accuratezza all'interno del sito ricevente.