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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Stomatologica 2004 April;53(4):171-8

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Tossicità del fluoro

Giachini M., Pierleoni F.


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Ormai da tempo la fluorizzazione delle acque domestiche è stata adottata allo scopo di ridurre l'incidenza della carie nei Paesi sviluppati; tuttavia, poiché vi è una dose aggiuntiva di fluoridi ingeriti con cibi e bevande preparati con tali acque, si è sollevato il problema di eventuali effetti avversi sulla salute a essi attribuibili, tanto che in certe nazioni la vendita di integratori al fluoro è stata resa possibile solo previa prescrizione medica.
A causa dell'affinità per i tessuti calcificati, il fluoro ha un potente effetto sull'assetto cellulare dell'osso (mediato dal sistema di sovraregolazione dei fattori di crescita IGF-2, TGF-ß, PDGF, bFGF, EGF, BMP-2 e PTH) sulla funzione e sulla lunghezza, potendo provocare dolore cronico articolare, calcificazione dei legamenti, osteosclerosi.
Inoltre il fluoruro di sodio manifesterebbe effetti avversi sull'attività testicolare (da correlare allo stress ossidativo dipendente dall'aumentata attività delle perossidasi e delle catalasi) dovuti all'inibizione dei 2 enzimi regolatori dell'androgenesi delta53ß-HSD e 17ß-HSD.
Oltre a ciò il fluoruro di calcio insolubile che si forma a livello intestinale sarebbe responsabile di un'ipocalcemia che può indurre un iperparatiroidismo secondario con riassorbimento della matrice ossea, osteoporosi, osteomalacia e, forse, ipofosfatemia.
A livello encefalico, poi, alte dosi di fluoro causano la comparsa di sintomi neurologici e la diminuzione dell'attività motoria spontanea da attribuire a una riduzione del numero di recettori nicotinici per l'acetilcolina.
Gli studi epidemiologici compiuti riguardo alla tossicià del fluoro hanno, tuttavia, stabilito che tale oligoelemento debba considerarsi innocuo ai dosaggi odontoiatrici.

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