Home > Riviste > Minerva Dental and Oral Science > Fascicoli precedenti > Minerva Stomatologica 2004 March;53(3) > Minerva Stomatologica 2004 March;53(3):101-10

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Stomatologica 2004 March;53(3):101-10

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Riabilitazione protesica di pazienti edentuli con esiti di stroke

Corsalini M., Grassi R., Di Venere D., Carella M., Caprio S., Covelli M.


PDF


Obiettivo. L'ictus attualmente nel mondo la 3° causa di morte dopo gli accidenti cardiovascolari e le neoplasie; in Italia si verificano ogni anno circa 100000 nuovi casi all'anno, 2/3 dei quali sono letali o comportano gravi menomazioni. La maggior parte dei pazienti che sopravvive è anziano e il 70% circa è portatore di protesi rimovibile totale. Lo scopo di questo lavoro è indagare le condizioni della riabilitazione protesica rimovibile di questi pazienti dopo l'ictus.
Metodi. I pazienti portatori di protesi rimovibile che avevano subito un ictus sono stati sottoposti a visita odontoiatrica, dopo selezione su un vasto campione di pazienti seguiti dall'ambulatorio per il monitoraggio dei disturbi neurologici vascolari dell'U.O. di Neurologia dell'Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari.
Risultati. È stato osservato che nell'85,7% dei casi le protesi erano inefficienti e, nel 50% dei casi, erano da sostituire; nel 64,3% dei pazienti l'igiene orale era insufficiente; inoltre il 50% dei pazienti non eseguiva controlli odontoiatrici da almeno 5 anni. Il 93% dei pazienti non aveva eseguito controlli dopo l'ictus.
Conclusioni. Anche se l'analisi dello status orodentale è stata condotta su un campione limitato di pazienti, va sottolineato come questa categoria di pazienti necessiti di maggiore motivazione e sollecitazione nel sottoporsi a controlli odontoiatrici; il ruolo dell'odontoiatra è, inoltre, importante anche nel recupero funzionale dagli esiti, in quanto può collaborare attivamente nella risoluzione di una grave complicanza quale la disfagia.

inizio pagina