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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Stomatologica 2004 March;53(3):77-86

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Utilità della citologia esfoliativa orale per la diagnosi di displasia e carcinoma squamoso orale

Navone R., Marsico A., Reale I., Pich A., Broccoletti R., Pentenero M., Gandolfo S.


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Obiettivo. È noto che la citologia esfoliativa orale diagnostica non ha trovato sinora un'applicazione così estesa come la citologia cervico-vaginale, anche se i dati della letteratura dimostrano la sua utilità nella diagnosi del carcinoma orale e dei suoi precursori.
Metodi. Abbiamo utilizzato l'esame citologico per la diagnosi di displasie e neoplasie orali, confrontando i dati con i risultati dell'esame istologico. Abbiamo esaminato 89 casi di lesioni orali sospette in senso neoplastico (soprattutto eritro- e leucoplachie e lichen). Il prelievo citologico era sempre seguito dalla biopsia, con relativo esame istologico.
Risultati. Su 89 casi studiati, l'istologia ha segnalato la presenza di un carcinoma squamoso invasivo in 32 casi, di una displasia in 17, di una flogosi in 15 e di una lesione di altro tipo (tra cui 2 tumori maligni non epiteliali) in 25. In 11/89 casi (12,4%) il prelievo citologico era inadeguato. In 38 su 45 casi citologicamente adeguati e istologicamente positivi, la citologia ha confermato la diagnosi istologica di displasia e/o carcinoma (sensibilità 86,5%, accuratezza 89,6%). Inoltre la citologia è risultata positiva in un caso in cui il primo esame istologico aveva dato esito negativo. Abbiamo avuto 2 falsi positivi citologici (specificità 94,3%, valore predittivo positivo 95,7%).
Conclusioni. Pur se la casistica è limitata, la citologia orale sembra in grado di fornire utili indicazioni per un possibile screening di carcinomi/displasie della mucosa orale, e, se associata all'esame istologico, aumentare l'accuratezza diagnostica di quest'ultimo.

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