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Minerva Stomatologica 2002 May;51(5):161-6
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Sollevamento del pavimento del seno mascellare e contemporanea infissione di impianti endossei. Follow-up scintigrafico a lungo termine
Dimonte M., Inchingolo F., Dipalma G., Stefanelli M.
Obiettivo. Valutare l'efficacia della scintigrafia ossea nel controllo a lungo termine degli interventi di incremento dell'osso mascellare con una miscela di idrossiapatite bovina e colla di fibrina autologa e contemporanea inserzione di impianti endossei.
Metodi. In un triennio sono stati studiati 14 pazienti (4 F; 10 M; età media 49 anni) edentuli e con grave atrofia mascellare mono o bilaterale, per un totale di 18 interventi di chirurgia implantare. La scintigrafia ossea del cranio è stata eseguita preoperatoriamente, entro 18 mesi e dopo 36 mesi dall'intervento; gli esami radiografici ogni sei mesi; la TC denta-scan dopo 12 mesi. Il metabolismo osseo zonale è stato espresso da un indice M/V che ha permesso un confronto statistico tra osso mascellare sano, atrofico e rigenerato.
Risultati. Il metabolismo osseo nel sito implantare è risultato massimale nei quattro mesi dopo l'intervento; poi le immagini hanno mostrato una progressiva attenuazione dei focolai ipercaptanti ed una normalizzazione dopo 36 mesi. Nel mascellare atrofico (M/V= 0,6) e normale (M/V=0,7) il metabolismo è risultato significativamente inferiore che nell'osso rigenerato (M/V=0,8). Radiologicamente l'integrazione degli impianti è apparsa buona; il guadagno osseo misurato con TC è risultato in media di circa 1 cm.
Conclusioni. L'uso di una miscela di materiali biologicamente attivi non permette di precisare il ruolo biologico dei singoli componenti. La scintigrafia ossea quantitativa rappresenta invece un utile mezzo per ottenere informazioni in vivo sulla storia naturale degli impianti endossei, che nel nostro studio appaiono completamente osteointegrarsi nell'osso effettivamente rigenerato a distanza di 2-3 anni dall'intervento. Le eventuali anomalie scintigrafiche riscontrate in tempi successivi permettono di trattare con tempestività quelle lesioni che preludono alla perdita degli impianti.