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Minerva Stomatologica 2002 January-February;51(1-2):41-8
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Lesioni endo-parodontali. Indicazioni diagnostiche e terapeutiche
Muzzi L., Rotundo R., Cairo F., Pini Prato G., Cattabriga M., Pace R.
La presenza di comunicazioni fisiologiche (forame apicale, canali laterali e accessori), o patologiche (fratture e/o perforazioni radicolari o del pavimento della camera pulpare) tra i distretti endodontico e parodontale, può rappresentare il tramite di diffusione di una infezione che si origini in uno dei due apparati.
Il contemporaneo coinvolgimento dell'endodonto e del parodonto viene definito come «lesione endo-parodontale». Tale definizione prevede non solo che essi siano contemporaneamente coinvolti, ma che la lesione metta in comunicazione i due apparati.
Tali lesioni devono essere inquadrate da un punto di vista patogenetico per il corretto approccio terapeutico.
Le lesioni endo-parodontali possono essere il risultato di una lesione endodontica che coinvolga il legamento parodontale, di una lesione parodontale che coinvolga la polpa dentaria oppure di due lesioni indipendenti tra di loro che tendano a confluire.
Un'attenta diagnosi clinica e radiologica deve essere quindi in grado di orientare il clinico ad un corretto piano terapeutico identificando la necessità di un trattamento endodontico e/o parodontale.
Per una corretta diagnosi è necessaria la presenza di necrosi pulpare con contemporanea presenza di sondaggio parodontale del dente coinvolto. Se la lesione si realizza negli aspetti mesiali e distali della radice dentaria l'esecuzione di esami radiografici metterà in evidenza una compromissione dei due distretti; tale rilievo non sarà evidente nel caso di lesioni vestibolari, palatine e/o linguali.
Il trattamento di tali lesioni prevede sempre un iniziale trattamento endodontico seguito da un eventuale trattamento parodontale.