![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
CASI CLINICI
Minerva Stomatologica 2000 October;49(10):501-10
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Trattamento dell’ipercondilia mandibolare in età evolutiva (Caso clinico)
Silvestri A., Incisivo V., Mariani G.
In questo lavoro gli Autori presentano un caso di ipercondilia in un soggetto in età di crescita, trattato presso il Reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale dell'Università di Roma «La Sapienza». L'ipercondilia è un'asimmetria facciale causata dall'anomalo sviluppo monolaterale del condilo mandibolare. In questo articolo abbiamo voluto evidenziare l'importanza che hanno, nella diagnosi precoce e nella diagnosi differenziale di tale malformazione, le indagini strumentali quali la scintigrafia ossea, la tomografia computerizzata 3D, la stratigrafia e l'elettrognatografia da associare agli esami radiografici e cefalometrici standard. In particolare la scintigrafia ossea è un utile strumento nella fase di screening della patologia per identificare la fase di attività della patologia stessa. La tomografia computerizzata 3D e la tomografia standard hanno un ruolo significativo in fase pre-chirurgica quando si vogliano quantificare con precisione le alterazioni morfologiche del condilo e globalmente del massiccio facciale nei tre piani dello spazio. La stratigrafia rileva le possibili alterazioni della fisiologica motilità mandibolare oltre ad evidenziare l'anomala morfologia e dimensione del condilo affetto. L'esame elettrognatografico infine è una indagine funzionale in grado di registrare l'attività mandibolare nelle sue componenti fisiologiche e patologiche. Grazie all'ausilio di queste metodiche diagnostiche strumentali è attualmente possibile effettuare un inquadramento nosografico della malattia e quindi una pianificazione dell'approccio chirurgico alla malformazione.