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Minerva Cardioangiologica 2013 June;61(3):333-40
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Risultati di impianto di stent medicati nella malattia del tronco comune
Conrotto F. 1, D’amico M. 1, Ebrille E. 1, Scacciatella P. 1, Pennone M. 1, Meliga E. 2, Marra S. 1 ✉
1 Division of Cardiology, San Giovanni Battista Molinette Hospital, Turin, Italy; 2 Division of Cardiology, Mauriziano Umberto I Hospital, Turin, Italy
Obiettivo. Generare un follow-up a lungo termine e valutare l’impatto di caratteristiche cliniche e procedurali sull’incidenza di eventi avversi a lungo termine in una popolazione con malattia del tronco comune (TC) non protetto sottoposta ad angioplastica percutanea con impianto di stent medicati.
Metodi. Novantasette pazienti consecutivi sono stati sottoposti ad angioplastica percutanea con stent medicati per lesioni de-novo a livello del TC non protetto. Il successo tecnico e quello procedurale sono stati il 100% e il 95,9% rispettivamente. Al follow-up medio di 3 anni (range 1-6,7 anni) la morte cardiaca è occorsa nel 6,1% dei pazienti; re-infarto, rivascolarizzazione del vaso target (TVR) e della lesione target (TLR) si sono verificate nel 6,1%, 17,5% e 4,2% rispettivamente. In 1 paziente si è verificata una trombosi di stent certa, mentre una possibile trombosi di stent è stata ipotizzata nel 4,2% dei casi. La postdilatazione dello stent durante la procedura indice è stata del 49,5% e all’analisi multivariata è risultata l’unico parametro predittore di una minore incidenza di eventi cardiaci avversi (25% vs. 46,9%, P=0,024, CI: 0,202-0,889) e di TVR (8,3% vs. 26,5%, P=0,03 CI: 0,096-0,895) al follow-up.
Conclusioni. L’angioplastica percutanea con impianto di stent medicati nella malattia del TC non protetto mostra un tasso di eventi favorevole a lungo termine. La post-dilatazione dello stent sembra avere un ruolo protettivo in termini di eventi cardiovascolari avversi nel follow-up.