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Minerva Cardioangiologica 2013 June;61(3):301-11

Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Le cellule progenitrici endoteliali circolanti sono inversamente correlate alla restenosi intra-stent in pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST trattati con stent a cattura di CPE (studio JACK-EPC)

Wojakowski W. 1, Pyrlik A. 1, Król M. 2, Buszman P. 2, Ochała A. 1, Milewski K. 2, Smolka G. 1, Kawecki D. 3, Rudnik A. 2, Pawłowski T. 1, Jadczyk T. 1, Wyderka R. 1, Cybulski W. 1, Dworowy S. 1, Tendera M. 1

1 Third Division of Cardiology Medical University of Silesia, Katowice, Poland; 2 American Heart of Poland, Ustron, Poland; 3 Division of Cardiology Medical University of Silesia, Zabrze, Poland


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Obiettivo. Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare l’associazione tra cellule progenitrici endoteliali (CPE) circolanti e risultati angiografici dopo l’impianto dello stent GenousTM in pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA) senza sopraslivellamento del tratto ST sottoposti a intervento coronarico percutaneo d’urgenza.
Metodi. Sessanta pazienti trattati con stent a cattura di CPE (N.=30) oppure con stent in metallo nudo (bare metal stents, BMS) (N.=30) hanno ricevuto 80 mg di atorvastatina e la duplice terapia antiaggregante piastrinica per 12 mesi. La restenosi è stata valutata dopo 6 mesi mediante angiografia coronarica quantitativamentre gli eventi cardiovascolari avversi maggiori sono stati valutati dopo 6 e 12 mesi. Criteri di inclusione: lesione de novo >70% nel vaso nativo, diametro di 2,5-4 mm, lunghezza della lesione <30 mm. Criteri di esclusione: diabete, precedente rivascolarizzazione, significativa stenosi del tronco comune, occlusione totale cronica e patologia multivascolare.
Risultati. La maggior parte dei pazienti nel gruppo con stent a cattura di CPE e nel gruppo con BMS presentava un infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST (rispettivamente 73,3% e 70%). La lunghezza media dello stent era pari rispettivamente a 20,1±8 e 19,9±10 mm, mentre il diametro era pari rispettivamente a 3±0,97 e 3,1±0,8. La restenosi binaria era significativamente inferiore in Genous (13 vs. 26,6%, P=0,04). Il rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori dopo 6 e 12 mesi era simile in entrambi i gruppi. Non vi è stata nessuna trombosi dello stent. Il numero di CPE circolanti era circa il doppio durante la SCA rispetto a dopo 6 mesi. La mobilizzazione delle CPE durante l’ischemia acuta era significativamente inferiore nei pazienti che hanno sviluppato la restenosi dopo 6 mesi (3 vs 4,5 cellule/µl, P=0,002) ed era correlata in maniera negativa alla perdita tardiva dopo 6 mesi (R=-0,42; P<0,03).
Conclusioni. L’utilizzo degli stent Genous nella sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST è associato a un minor tasso di restenosi rispetto allo stent in metallo nudo dopo 6 mesi. Non vi è stato nessun sopraslivellamento del tratto ST fino a 1 anno. Il numero di CPE circolanti è inversamente correlato alla perdita tardiva intrastent.

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